Coronavirus, la Valle d’Aosta torna in zona arancione. E riapre ai proprietari delle seconde case

A stabilirlo le nuove ordinanze del Ministro della Salute Speranza. Da lunedì 26 aprile possono riaprire i servizi alla persona ed i negozi, e cadono i limiti nella mobilità all'interno della regione. L'ordinanza firmata da Lavevaz, invece, riaprirà le porte della Valle ai proprietari di seconde case.
Via De Tillier, Aosta
Società

Con un indice Rt intorno a 0.94 e 227 casi ogni 100mila abitanti, la Valle d’Aosta lunedì 26 aprile sarà zona arancione. A stabilirlo le nuove ordinanze del Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni fornite della Cabina di Regia che vede una situazione epidemiologica in decrescita nella maggioranza delle regioni italiane, negli ultimi 15 giorni.

Viene così revocata l’attuale ordinanza ministeriale che assegnava la zona rossa alla nostra regione fino al 30 aprile. Con il passaggio della Valle in “arancione” – assieme a Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia  – l’unica regione a rimanere area rossa è la Sardegna.

Nel pomeriggio di oggi si è riunita anche l’Unità di coordinamento regionale, in vista della nuova ordinanza locale che il Presidente Lavevaz dovrà firmare. La novità principale del provvedimento locale sarà la possibilità – sempre da lunedì – ai non residenti in regione di recarsi nelle proprie abitazioni diverse da quella principale, ovvero nelle seconde case. Possibilità che non dipende dal “colore” in cui è inserita una regione, ma delle decisioni delle Amministrazioni.

Con il ritorno in zona arancione, da lunedì 26 aprile, possono riaprire nuovamente i servizi alla persona – quindi parrucchieri ed estetisti – ed i negozi, e cadono i limiti nella mobilità all’interno della regione.

In queste ore sono al lavoro gli assessorati regionali ai trasporti e all’istruzione per programmare il rientro in classe da lunedì delle seconde e terze classi delle secondarie di primo grado e delle scuole secondarie di secondo grado. L’ultimo decreto del Governo Draghi prevede per quest’ultimi percentuali di ritorno in classe dal 50 al 75% per le zone rosse e dal 70 al 100% per le zone arancioni o gialle. Con il vincolo attuale però del 50% della capienza dei mezzi pubblici, la decisione della Regione sembra essere quello di far rientrare gli studenti delle scuole superiori al 70%.

In serata arriva anche il commento del Presidente della Regione Erik Lavevaz: “Siamo lieti che l’andamento dei dati relativi all’epidemia ci permetta di riaprire l’ingresso nella nostra regione ai proprietari delle seconde case. La classificazione in zona arancione testimonia ancora una volta che gli sforzi della popolazione, insieme al lavoro fatto dall’amministrazione regionale e da tutto il tessuto istituzionale, ci stanno portando a una progressiva riduzione dei contagi. Occorre però mantenere alta l’attenzione: la situazione è ancora molto delicata e richiede l’impegno di tutti a rispettare le indicazioni e a comportarsi in maniera responsabile”.

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