Per le forze politiche che compongono l’Alleanza Autonomista-Progressista l’esperienza del Governo Prodi non deve essere interrotta ed è necessario quindi che il Parlamento gli rinnovi la fiducia.
Le forze dell’Alleanza esprimono, in una nota, rammarico per la crisi che ha interrotto un’azione di governo ?che, pur con difficoltà e qualche contraddizione, è stata complessivamente positiva avendo avviato il risanamento dei conti dello Stato e rilanciato l’economia?.
Nell’evidenziare la necessità di una maggiore coesione tra le forze politiche che compongono il Governo, l’Alleanza Autonomista-Progressista sottolinea che ?il sostegno dei parlamentari valdostani al Governo Prodi è stata costante e coerente, sulla base delle intese definite prima delle elezioni. Su alcune questioni di estrema importanza per la Valle d’Aosta l’azione dei parlamentari, in accordo con il Governo, ha ottenuto primi significativi risultati?.
E se dalle forze che hanno sostenuto e portato al Governo Perrin e Nicco c’è soddisfazione per l’operato Prodi e per le attenzioni manifestate nei confronti delle richieste della Valle d’Aosta in occasione delle consultazioni, Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste esprimono invece le proprie preoccupazioni in merito alla soluzione delle varie tematiche oggetto di confronto tra il governo regionale e quello nazionale (Caserma Testafochi, Tratta ferroviaria valdostana, Università della Valle d’Aosta, norme di attuazione ecc.). In una nota le forze di maggioranza del Governo regionale si dicono ?confortati nella propria originaria convinzione che difficilmente alleanze elettorali eterogenee ed assortite possano svolgere una proficua e duratura azione di governo? e osservano ?come modelli elettorali tendenti al puro bipolarismo ed all’elezione diretta che si vorrebbero trapiantare, tout court, in Valle d’Aosta, dimostrino, alla prova dei fatti, tutta la loro inefficacia circa le pretese promesse di stabilità e di governabilità? ribadendo infine l’esigenza ?di non farsi incantare da modelli estranei alla nostra cultura, ma di operare per un effettivo cambiamento in linea con i concreti bisogni di una comunità che ha sempre rifiutato i salti nel buio e le avventure senza obbiettivi chiari e ben definiti?.