Due giorni in zona gialla, riaprono bar e ristoranti: “Non ci arrendiamo”

Qualche serranda resta abbassata, ma alcune nuove aperture danno l’avvio ai due giorni di zona gialla.
Aosta zona gialla
Società

Due giorni di zona gialla, accompagnati da una soleggiata ma fredda giornata. Il centro di Aosta è popolato, alcuni bambini delle elementari escono da scuola. Non manca la presenza delle forze dell’ordine (in pochi minuti, in Piazza Chanoux, passano una macchina della Polizia Locale, una della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri).

Anche se qualcuno preferisce rimanere chiuso fino a quando non ci siano maggiori certezze, molte serrande si sono finalmente potute rialzare, come quelle di bar e ristoranti. Alcune per la prima volta, in un certo senso. In Via Aubert, ad esempio, da oggi il Ristorante Ulisse è diventato il Bistrot Belle Hélène, con gli stessi gestori: “Continuiamo con la nostra cucina, ma abbiamo aggiunto anche la parte di bar e bistrot, con gelati e semifreddi, altrimenti lavorando solo un paio d’ore a pranzo non si sopravvive”, spiega Rita. “Nei giorni di zona rossa e arancione siamo rimasti chiusi anche con l’asporto, ne abbiamo approfittato per fare questi cambiamenti per tenerci in piedi ed ora, in questi due giorni, faremo un po’ di rodaggio”.

Novità anche in casa Bottega degli Antichi Sapori, dove ha da poco aperto il ristorante La Grenette (attualmente chiuso fino al 18 gennaio per fare ulteriori lavori) e, da oggi, la pizzeria gourmet: “In realtà abbiamo avviato la pizzeria solo con l’asporto una decina di giorni fa, ed ha funzionato molto bene”, racconta Giorgio Lenta. “Oggi a pranzo abbiamo inaugurato al pubblico ed abbiamo una trentina di prenotazioni. Cerchiamo di tenere duro, è difficile non solo economicamente ma anche psicologicamente, per tutti. La salute ovviamente viene prima di tutto, ma anche l’aspetto mentale fa parte della salute. La gente è stanca e arrabbiata, noi imprenditori siamo abituati a lavorare 13-14 ore al giorno e stare fermi non è facile. Deve essere chiaro che sarebbe molto più facile tenere chiuso, ma noi non siamo tipi che sia arrendono”.

“Da oggi le nostre aperture seguiranno l’arcobaleno Coviddiano”, scrive il Gekoo sui suoi social. Luca e Davide Da Canal spiegano meglio: “Oggi e domani apriamo al pubblico dalle 12 alle 18 e con l’asporto fino alle 20. Nei giorni di zona arancione non abbiamo ancora deciso, probabilmente apriremo per l’asporto. Non è facile adattarsi ed organizzarsi ogni volta, alcuni prodotti rischiano di scadere e non li apriamo neanche perché sappiamo che con il solo asporto non andrebbero. Abbiamo aumentato la nostra proposta per il pranzo proprio per cercare di continuare ad andare avanti, con pinse e stuzzicherie, oltre a panini, piadine e hamburger”.

All’Osteria Da Nando di gente ai tavoli ce n’è, anche perché “per noi non è un problema riempire, con le distanze arriviamo a circa 15 posti”. Paolo Scarpa è intento a preparare un piatto di salumi e formaggi: “Lavorando con prodotti freschi cerchiamo di organizzarci per tempo e fare bene i conti per non far deperire niente. Nei giorni di zona rossa e arancione abbiamo lavorato con l’asporto solo nelle serate clou, non con continuità. Stiamo pensando di studiare qualcosa per l’asporto, ma non è semplice, anche se essendo un ristorante a conduzione famigliare riusciamo ad organizzarci bene”. “Sopravvivremo”, è il saluto di Corrado.

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