Elettrificazione della ferrovia Aosta-Ivrea, Rfi conferma il termine dei lavori per la fine del 2026

A dirlo l’amministratore delegato Gianpiero Strisciuglio nel corso della presentazione dei lavori e della posa del primo palo di trazione elettrica a Châtillon.
Primo palo elettrificazione aosta ivrea
Società

I lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria che collega Aosta a Ivrea, lunga 66km, procedono secondo i piani e termineranno entro il dicembre 2026. Lo conferma Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rfi, presente questo pomeriggio, martedì 8 ottobre, alla posa a Châtillon del primo degli oltre duemila pali di trazione elettrica sul tratto interessato dai lavori.

Elettrificazione ferrovia Aosta Ivrea
Posa del primo palo di trazione elettrica

Gli interventi, il cui costo complessivo ammonta a 200 milioni di euro, serviranno per rendere più efficiente il sistema e “offrire un numero maggiore di posti, garantire una maggiore continuità e un servizio più veloce e sostenibile” sottolinea Strisciuglio. “Alla fine di questi interventi, la Valle d’Aosta sarà la prima regione che avrà tutte le stazioni prive di barriere architettoniche”, aggiunge. L’investimento, che si basa anche su fondi del PNRR, servirà quindi per lavori relativi a efficientamenti tecnologici e infrastrutturali e per riqualificare la stazioni valdostane con interventi che comprendono la realizzazione di ascensori, rampe e passerelle e l’innalzamento dei marciapiedi.

Tra i lavori in programma, anche la realizzazione di tre sottostazioni elettriche a Donnas, Châtillon e Aosta, l’adeguamento delle gallerie – sono 21 tra Aosta e Ivrea – e gli efficientamenti degli incroci a Strambino, Montanaro, Nus e Hône-Bard, oltre all’installazione di un moderno sistema di controllo Marcia Treno e alla la demolizione e la ricostruzione di cinque cavalcaferrovia.

Nel dettaglio, alla stazione di Aosta sono già state demoliti l’edificio che ospitava il dopolavoro ferroviario, in via Paravera, assieme e la tensostruttura edificata anni fa al suo fianco dove sarà realizzata la sottostazione elettrica. Entro dicembre 2024 saranno avviati anche i lavori di restyling e prolungamento del sottopassaggio esistente che comprendono la realizzazione di due nuove pensiline e due nuove rampe di scale. A Nus, invece, fino a dicembre 2024 si procederà alla rimozione dei binari, la bonifica degli ordigni esplosivi e alle opere di scavo per realizzare il nuovo sottopasso di stazione, le scale e i vani ascensori. Sono in corso anche i lavori nella galleria Torrensec a Châtillon dove a breve inizieranno i lavori di demolizione del binario.

Protocollo di intesa tra Rfi, Valle d’Aosta e Piemonte

Protocollo di intesa RFI VDA e Piemonte
Firma del protocollo di intesa. In foto da sinistra: Marco Gabusi, Luigi Bertschy e Giampiero Strisciuglio

 L’incontro a Châtillon è stato anche l’occasione per sottoscrivere il protocollo di intesa tra Rfi, la Regione Valle d’Aosta e la Regione Piemonte. A firmarlo, gli assessori ai Trasporti delle Regioni Valle d’Aosta e Piemonte, Luigi Bertschy e Marco Gabusi, e Giampiero Strisciuglio in qualità di amministratore delegato di RFI. L’obiettivo è quello di condividere gli approfondimenti tecnici e individuare ulteriori sviluppi a medio temine per la tratta Aosta-Ivrea-Chivasso.

“L’obiettivo è quello di rendere il trasporto ferroviario più veloce, consentendo ai cittadini di non dover più scendere a Ivrea per cambiare treno e collegando così più velocemente Aosta con Torino e Milano e magari anche con Genova” spiega Luigi Bertschy. “Avremo 11 treni elettrici, ma questo non sarà sufficiente per rendere il sistema moderno, per questo avremo bisogno di una linea più efficiente” aggiunge l’assessore.

Il protocollo di intesa è infatti pensato per immaginare e pianificare lo scenario futuro della ferrovia che collega Aosta, Ivrea e Chivasso per modernizzarla e adattarla alle esigenze dei cittadini. “Vogliamo portare avanti uno studio per capire quali sono le diverse esigenze – sottolinea Marco Gabusi – dobbiamo quindi capire cosa serve concretamente a un territorio, immaginare uno scenario futuro insieme ai sindaci e poi lavorare insieme a RFI per capire cosa mettere in piedi e quali investimenti sono necessari”.

 

 

Una risposta

  1. Bellissimo il protocollo Piemonte-VdA sui futuri sviluppi dell’Aosta-Ivrea_Chivasso: pensarci 24 anni fa quando FS, dopo l’alluvione del 2000, aveva proposto lo stesso progetto che oggi propone la Valle d’Aosta nel suo piano trasporti? Ed è stato un’occasione ultra persa: il progetto prevedeva anche di sistemare la ferrovia Aosta- Pré-Saint-Didier ammoderndola e allungandola fino a Courmayeur, e lo Stato era disposto a darci tutti i miliardi necessari per fare ste opere!! Avremmo già avuto tutta l’Aosta-Chivasso elettrificata dal 2006, e predisposta per un binario, e a quest’ora avremmo avuto quasi tutta la linea a doppio binario e si parlerebbe già di completare il raddoppio. Ma quando in Regione VdA hai dei politici così ottusi da non accettare proposte per migliore le nostre infrastrutture e accorgersi decenni dopo che sono assolutamente necessarie da fare, cercando poi di recuperare il tempo perduto non ottenendo risultati immediati e rapidi al pasticcio provocato, questa Regione è spacciata: vedi raddoppio del Bianco (proposto e finanziato al 100% da Francia e Italia a inizio 200′ ma mai fatto per il no della Valle d’Aosta), l’Aosta-Pré-Saint-Didier (ormai scomparsa), l’Aosta-Ivrea-Chivasso, messa a norma completa dell’autostrada valdostana, ecc. Un sola parola ora: cominciate a svegliarvi o ci penserà Roma a rimettivi in riga e a posto.

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