Alla fine, per la partita finale di Euro 2020, non ci sarà nessun maxischermo in piazza Chanoux. A comunicarlo, in serata, e soprattutto dopo la riunione pomeridiana del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e una condivisione di vedute con Confcommercio della Valle d’Aosta, una nota del Comune di Aosta.
Nel comunicato il Sindaco Gianni Nuti spiega: “I motivi di perplessità legati alla gestione dell’ordine pubblico derivanti dal combinato disposto dello stato d’emergenza ancora in vigore fino alla fine di luglio e della ‘Circolare Gabrielli‘ hanno prevalso rispetto alla volontà di garantire la visione ‘di piazza’ della partita. Da un lato sarebbe stato particolarmente complesso poter garantire l’accesso a soli mille spettatori, precludendo la possibilità di seguire la partita e di festeggiare a tutti gli altri cittadini, e dall’altro tale scelta avrebbe rischiato di penalizzare il lavoro degli esercenti sia della piazza centrale che delle altre vie e zone cittadine, scontentando tutti“.
Nessuna visione collettiva, che non deve però fermare una festa nella quale tutta la Nazione ora spera: “In ogni caso – prosegue Nuti -, anche se non sarà possibile seguire la partita sul maxischermo, speriamo comunque che gli ‘Azzurri’ ci regalino la possibilità di festeggiare in piazza Chanoux, in sicurezza e nel rispetto dei protocolli, dopo i lunghi mesi di chiusure, divieti e coprifuoco seguiti alla pandemia”.
I dubbi della mattinata
Il proverbiale “nodo” è stato sciolto nel primo pomeriggio di oggi, quando il Cosp si è riunito per decidere come (e se) gestire la possibilità che domenica prossima venga trasmessa pubblicamente la finale di Euro 2020 ad Aosta, che vede la Nazionale italiana in campo dopo la vittoria di ieri con la Spagna.
I rebus da risolvere non erano pochi, spiegava il Sindaco del Capoluogo Nuti, che avrebbe vorrebbe tentare: “Il desiderio è quello di fare in modo che la gente possa fare festa – spiegava questa mattina -, ma dall’altra parte c’è la necessità di salvaguardare l’incolumità delle persone, viste le restrizioni vigenti”.
A pesare, anticipava il Primo cittadino, non erano solo le “strettoie” anti Covid.
“Vedremo se sia possibile fare un’operazione per installare un maxischermo – spiegava ancora Nuti prima della riunione pomeridiana –, che comunque costa circa 20mila euro, rispettando le misure di sicurezza ma anche la Circolare Gabrielli”, il provvedimento che dal giugno 2017 – dopo la morte tre persone e circa 1500 feriti a Torino per la calca di gente assembratasi durante la finale di Champions League proiettata in piazza San Carlo – definisce regole precise per gestire eventi che prevedano un forte afflusso di pubblico.
“Io mi sentirei anche di rischiare – aveva aggiunto il Sindaco –, magari trovando uno sponsor che aiuti dal punto di vista economico. Oggi cercheremo di capire se ci sia il margine per indirizzare la festa nel miglior modo possibile, perché non fare niente potrebbe essere altrettanto pericoloso. Poi, se per la Circolare Gabrielli dobbiamo chiudere piazza Chanoux e prevedere all’interno mille persone, cosa succede se ne arrivassero 4mila? Dove vanno? I problemi di sicurezza rischierebbero di riversarsi tutto intorno, ma anche i dehors, come ha spiegato il Questore, possono fare vedere lo schermo solamente a chi è seduto”.
“Nodi” venuti al pettine e che hanno portato alla decisione definitiva. Il maxischermo in piazza non ci sarà.