Farfavola, ApeLuna e gli altri. La co-progettazione riapre gli asili nido di Aosta

Ne dà l’annuncio il Sindaco di Aosta Centoz: "Solo un anno fa facevamo una riunione con le famiglie i cui figli frequentavano l’asilo nido de La Farfavola in vista della sua chiusura mentre oggi siamo in grado di sostenere la riapertura di quella e di altre strutture”.
Società

Con la co-progettazione che si affianca al Bando di gestione per gli asili nido di Aosta si sblocca qualcosa che, a pensarci anche solamente un anno fa (ma anche qualcosa in meno), sembrava unamissione impossibile”.

Ne dà l’annuncio il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz, dopo una riunione di ieri: “Si chiude un cerchio iniziato nel 2015 – scrive sui suoi canali social – che ha visto progressivamente diminuire le risorse pubbliche disponibili e la chiusura di alcune strutture alla prima infanzia. Solo un anno fa facevamo una riunione con le famiglie i cui figli frequentavano l’asilo nido de La Farfavola in vista della sua chiusura mentre oggi siamo in grado di sostenere la riapertura di quella e di altre strutture”.

Centoz parla di “un percorso difficile”, di “scelte sofferte e combattute, polemiche e diffidenza” – e da un lato anche problemi a far quadrare i conti dei servizi -, ma non nasconde la soddisfazione per un servizio che torna alla luce: “Da fine mese però ridiamo ad Aosta dei servizi alla prima infanzia che merita: oltre ai 126 posti dei nidi pubblici (Viale Europa, Via Roma e M. Berra) si affiancheranno i nidi della Farfavola al Quartiere Cogne e dell’Ape Luna al Quartiere Dora che insieme al Petit Prince e alle Marachelle costituiranno l’offerta dei nidi e dei servizi alla prima infanzia del capoluogo”.

Dal suo blog il Sindaco aggiunge qualche elemento: “Oggi, con il nuovo appalto sui nidi comunali, tutti e tre esternalizzati si aggiungono due nuovi nidi (o meglio, si riscoprono due nidi, la Farfavola con i suoi 30 posti in via Pollio Salimbeni e l’Ape Luna in Via Valli Valdostane con i suoi 16 posti). Il comune di Aosta è in grado di finanziare complessivamente 172 posti nido sulla città (quindi un numero maggiore rispetto al 2015) con servizi aggiuntivi ed innovativi grazie proprio alla formula della ‘co-progettazione”.

Più posti, spiega Centoz, spendendo meno: “Oggi, il comune di Aosta, dopo aver completamente riorganizzato i servizi, può permettersi di erogare 172 posti nido, con maggiore flessibilità rispetto al 2015, e con una serie innovativa di servizi aggiuntivi spendendo poco più di 1.630.000 euro“. I 156 del 2015, aggiunge, vedevano sul piatto altre cifre: “Il costo complessivo dei due servizi (asili nido e garderies) – chiude – costavano al comune di Aosta 2.780.000 all’anno“.

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