Forte di Bard: bilancio positivo per il primo anno, con qualche criticità

Il Forte di Bard, ?roccaforte della cultura alpina?, chiude un anno di attività in modo positivo. Il 15 gennaio del 2006 i rinnovati spazi della fortezza aprivano per la prima volta al pubblico mostrando a tutti il frutto di 13...
Società

Il Forte di Bard, ?roccaforte della cultura alpina?, chiude un anno di attività in modo positivo. Il 15 gennaio del 2006 i rinnovati spazi della fortezza aprivano per la prima volta al pubblico mostrando a tutti il frutto di 13 anni di lavori di recupero e la ?trasmutazione? di un’angusta fortezza rimasta inespugnabile per secoli e diventata un’espugnabile macchina del tempo, in cui si ripercorre, all’interno del Museo delle Alpi e dell’Espace Vallé Culture, la storia delle Alpi, i cambiamenti antropologici e ambientali, la storia delle sue genti.
?Il bilancio di questo primo anno di attività è senza dubbio positivo – spiega il Presidente dell’Associazione Forte di Bard Luciano Caveri tracciando un resoconto degli obiettivi conseguiti – il riscontro in termini di presenze e ingressi è stato superiore alle aspettative poste con realismo dall’Associazione alla vigilia dell’apertura?. Nel 2006 sono state 97mila le presenze paganti.
Per l’assessore regionale all’Istruzione e Cultura Laurent Viérin ?Il Forte di Bard dovrà in prospettiva fungere da traino per lo sviluppo della Bassa Valle contribuendo alla fase di riconversione in corso dopo le crisi industriali degli anni scorsi?. Sul piano operativo l’assessore Viérin evidenzia la necessità di giungere nel corso del 2007 ?ad un’attenta pianificazione culturale, adeguata alle grandi potenzialità di Bard e alla promozione di proficue relazioni con musei di livello internazionale che si occupano di tematiche legate alla montagna. E’ importante – conclude Viérin – che il Forte diventi un luogo di interpretazione e di confronto sui problemi che affliggono le aree montane a livello globale?.

Accanto alla soddisfazione per un bilancio ritenuto positivo non mancano tuttavia le criticità ?Molti aspetti organizzativi e legati al marketing andranno migliorati – commenta Caveri – Il 2007 sarà contraddistinto da importanti tappe; su tutte l’apertura al pubblico, il prossimo autunno, del museo ?Alpi dei Ragazzi? che permetterà al Forte di raggiungere in modo più incisivo un target strategico come quello rappresentato dagli studenti?.
Rispetto al ruolo del Borgo di Bard, anche questo oggetto di riconversione, per il presidente Caveri, si tratta di una realtà ancora ?un po’ troppo sonnolenta e per questo auspico che ci siano privati disposti a seguire le orme di chi ha già deciso di investire per incrementarne l’offerta turistica e ricettiva?.
Di fatto ad oggi importanti strutture quali l’Hotel Stendhal e L’Hotel des Officiers oltre all’Enoteca non sono ancora fruibili dal pubblico, mancano gli investitori privati pronti a credere nel progetto. D’altro canto per una parte della popolazione non sarebbe stato creato il giusto legame tra Forte e Borgo, quest’ultimo poco valorizzato, e i benefici non sarebbero così evidenti.

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