Fulvio Borbey nel Consiglio nazionale dei Pensionati Coldiretti

Fulvio Borbey, presidente dei Pensionati Coldiretti Valle d'Aosta, è entrato a far parte del rinnovato consiglio nazionale di Federpensionati eletto dall'Assemblea che si è tenuta il 3 ottobre a Roma.
Federpensionati Coldiretti Vda Fulvio Borbey
Società

C’è anche Fulvio Borbey, presidente dei Pensionati Coldiretti Valle d’Aosta, nel rinnovato consiglio nazionale di Federpensionati uscito ieri, il 3 ottobre, dall’Assemblea che si è tenuta a Palazzo Rospigliosi a Roma. La stessa ha eletto alla carica di presidente dei Senior Coldiretti Giorgio Grenzi, 74 anni, di Modena.

La nuova dirigenza nazionale dei Senior della Coldiretti, rimarrà in carica fino al 2028. Oltre al Presidente Grenzi, siedono nella Giunta Esecutiva tre vice presidenti: Marino Bianchi del Veneto, Giovanni Girasole della Sardegna ed Elvira Leuzzi della Calabria.

“Congratulazioni a Giorgio Grenzi che saprà rappresentare al meglio le esigenze dei Senior Coldiretti” ha commentato al termine dei lavori Fulvio Borbey. “I pensionati sono una risorsa di questo Paese: in più di una famiglia italiana su tre (34%) sono proprio i nonni a salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione che colpisce il carrello della spesa, direttamente con un aiuto economico o badando ai nipoti. Ma esiste anche una quota dell’8% che trova dai nonni un aiuto a livello lavorativo, soprattutto per chi ha un’attività, dall’agricoltura all’artigianato, fino al commercio, e può così beneficiare dell’esperienza accumulata da chi è ora in pensione”.

“A fronte della spesa sanitaria delle famiglie che, nel 2022, ha superato i 41 miliardi, è strategica la legge sull’invecchiamento attivo” hanno fatto presente rispettivamente la presidente Alessia Gontier e il direttore di Coldiretti Valle d’Aosta Elio Gasco. “Non possiamo dimenticare che 1 anziano su 2 nell’ultimo anno in Italia secondo l’Istat ha dovuto andare al pronto soccorso per problemi di salute: un segnale allarmante che evidenzia ancora di più la necessità di investire sui servizi sanitari considerando il buco enorme sula prevenzione lasciato dagli anni del Covid con liste d’attesa infinite, carenze su controlli e prevenzioni e costi enormi per le viste specialistiche private”.

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