L’immagine, oltre ad essere uno dei dipinti più noti – e iconici – dell’arte contemporanea, è ormai diventata anche un famosissimo meme di internet. Ma questa volta, “L’Urlo” del pittore norvegese Edvard Munch – o almeno una delle sue tantissime versioni – esce dall’autobiografia, angosciante, del grande artista e colora un mondo di divertimento e di gioco consapevole.
Anzi, “il” momento per eccellenza di divertimento e di gioco consapevole. Rese note le date – dal 9 al 12 agosto – non restava che svelare il tema della XVI edizione di giocAosta.
“Mancano tre mesi a giocAosta – scrivono sui social gli organizzatori dell’appuntamento ormai diventato punto di riferimento a livello nazionale, e non solo –, ed è tempo di svelare l’immagine che ci accompagnerà verso la nostra Festa da Urlo!”
“Siamo partiti dall’idea di rendere omaggio a Edvard Munch e al suo capolavoro diventato meme: da lì le idee si sono concatenate e ci hanno spinto a giocare con il mondo dell’arte, che declineremo in dozzine di modi diversi in quattro giorni di giochi che prenderanno ogni forma”.
Con una promessa, non facile da mantenere. Ma questa manifestazione ci ha abituato da anni a superare le aspettative: “Se vi è piaciuta giocAosta fin qui, vi piacerà ancora di più – chiude il loro post –: e siccome il nostro canale di comunicazione migliore è il passaparola, spargete la voce! Spiegate ad amiche e amici perché giocAosta è immancabile, e noi faremo in modo che anche per loro l’esperienza sia memorabile!”.
Se al centro campeggia l’inquieto protagonista della serie di quadri di Munch, sono molte altre le opere, di altrettanti artisti, ad essere citate e stilizzate nella grafica della nuova edizione di giocAosta. Ed il gioco, in fondo, parte anche a qui: sai riconoscerle tutte?