Gli studenti valdostani in visita a Cascina Caccia

In occasione del diciassettesimo anniversario della Strage di Capaci e al fine di celebrare tutte le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità l’Assessorato all’istruzione e alla cultura ed il sindacato autonomo di Polizia, con la collaborazione del Consiglio regionale e del comune di Aosta e con il sostegno della Questura, hanno organizzato il “Percorso della Legalità: la responsabilità individuale”, una serie di appuntamenti per sensibilizzare la società civile, ed in particolare i giovani, sui temi della legalità.

Sesta tappa del progetto, l’8 ed il 29 aprile, è rappresentata da due giornate nelle quali alcuni studenti valdostani visiteranno Cascina Caccia a San Sebastiano del Pò, in provincia di Torino, e saranno coinvolti nell’attività laboratoriale che qui si svolge.

Cascina Caccia, che prende il nome da Bruno Caccia, procuratore della Repubblica ucciso nel 1983, è stata confiscata alla famiglia Belfiore dal Comune di San Sebastiano con l’aiuto della Polizia e dell’Associazione Libera ed è ora gestita dal Gruppo Abele e dall’Associazione Acmos.
“La casa è divenuta, quindi uno spazio di “r-esistenza” – si legge in una nota – una vera e propria comunità residenziale e sociale che si occupa di educazione alla legalità e alla cittadinanza con l’organizzazione di visite al bene confiscato e percorsi rivolti alle scuole sull’arte, sull’agricoltura e sull’informazione; di accoglienza per giovani e studenti in cerca di un po’ di calma e silenzio, per riflettere e meditare sulla propria vita e di impegno verso la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale”.