I DS-GV non faranno parte del blocco autonomista alle elezioni di aprile

Il week end appena terminato dal punto di vista politico ha lasciato il segno e le conseguenze delle decisioni assunte le vedremo nei prossimi giorni. I DS - Gauche Valdotaine, in merito alle politiche di aprile sembrano aver preso...
Società

Il week end appena terminato dal punto di vista politico ha lasciato il segno e le conseguenze delle decisioni assunte le vedremo nei prossimi giorni. I DS – Gauche Valdotaine, in merito alle politiche di aprile sembrano aver preso il loro treno senza fermate intermedie lasciando in stazione Union Valdotaine e compagnia.
I Ds sabato mattina non si sono presentati all’incontro con l’Union Valdotaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste, e hanno chiaramente fatto capire che non ci stanno più ad essere considerati alla stregua degli altri movimenti, dando così un’accellerata alla definizione delle possibili candidature di aprile.
Venerdì sera la premessa è stata l’approvazione di un documento, approvato con 39 voti favorevoli e 14 contrari, inviato poi ai vertici dell’UV, in cui si sottolinea che i DS non rinunciano al proprio candidato e rappresentante del Centro sinistra, altra richiesta contenuta nel documento è l’invito a prendere una posizione chiara a livello nazionale e ad appoggiare Romano Prodi
Dopo l’improvvisa e dura presa di posizione del partito guidato da Laurino Réan, che in questi giorni aveva lanciato segni di malumore, il Comité executif dell’Union Valdotaine, ha dato mandato alla commissione politica di proseguire il confronto con Fédération Autonomiste e Stella Alpina per formare la coalizione per le elezioni del 9 e 10 aprile.
Anche se i DS non hanno parlato di rottura a 360°, sicuramente la loro decisione avrà ripercussioni in Consiglio regionale e comunale: non si può certo far finta di niente, l’imbarazzo di fatto rimane.
Gli scenari che si disegnano all’orizzonte ora, oltre ad aver smosso l’immobilismo decisionale in casa UV, prospettano la creazione di un blocco di centrosinistra che andrà a contrapporsi a quello delle forze autonomiste: DS, Margherita, Verdi alternativi, Rifondazione comunista, la Rosa nel pugno, l’Italia dei Valori e Vallée d’Aoste Vive saranno i protagonisti di questa opposizione?
In Casa UV, inoltre, i nove ?insoddisfatti? del movimento di maggioranza che da mesi fanno sentire il loro malumore per decisioni assunte dal movimento e non condivise, rappresentano un’ incognita da non sottovalutare: una loro eventuale fuoriuscita dal mouvement darebbe un ulteriore scossone in Avenue des Maquisards.
Quale sarà il futuro di Place Deffeyes ora?
Dovremo aspettare i prossimi giorni per farci un’idea e vedere quali direzioni verranno seguite da più parti. Se per il senato il nome è già sicuro, per la Camera si apre la vera lotta.
Martedì sera si riunirà intanto il tavolo dell’Unione, tappa fondamentale per aprile. Subito dopo la metà febbraio si riunirà invece il Conseil Fédéral per la ratifica dell’eventuale accordo tra i tre movimenti autonomisti che potrebbe portare alla variazione della maggioranza e al conseguente rimpasto di Giunta. Qualche prima riflessione potrà emergere dal Consiglio regionale dell’8 e 9 febbraio. Si resta per ora in attesa.

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