“Mi ricordo di un viaggio a gennaio col finestrino che non si chiudeva – si legge tra i vari post – tutta la carrozza era letteralmente congelata! E come non ricordare i viaggi con un caldo sahariano e stavolta i finestrini chiusi (sennò non funziona il condizionatore!!!!)”
“Anni 1960 prendevo la … tradotta per Torino, c'erano le carrozze di III classe e la macchina a vapore davanti, ebbene si impiegava lo stesso tempo di oggi, nonostante le fermata fossero ad ogni stazione – scrive qualcun altro – Poi venne la famosa LITTORINA ebbene pareva un sogno !!! Coraggio ragazzi qualcosa più avanti cambierà”.
Tra le tante esperienze comuni, alcune sono davvero singolari e raccontarle agli altri diventa quasi una sorta di avvertimento: “Partenza. 8:30 Susa arriva invece alle 9… viaggiando si accumula un altra ora di ritardo, viaggio senza riscaldamento (qualcuno ha tirato fuori una coperta dalla valigia) e con la giacca faceva freddo.
Arrivato ad Aosta cancellato il treno per Pre – Saint Didier, un’ora da aspettare in stazione. Non contento arrivato a Pré.. il pullman per La Thuile non aspetta la coincidenza. Morale della storia 7 ore di viaggio...”
“Spero che riescano a trovare una soluzione – si auspica infine uno dei tanti iscritti al gruppo – così ai miei nipoti potrò dire: "ai miei tempi era scomodo e difficile viaggiare in treno".