Il Centro giovani calciatori contro la trasformazione in parco del Puchoz: “Va contro la storia”

A scriverlo, in una nota, il presidente Giulio De Ceglie ed il direttivo societario: "Non è un'operazione di restituzione di qualcosa a qualcuno, semplicemente si tratta di una scelta politica diversa”.
Stadio Puchoz
Società

La trasformazione dello stadioPuchozdi Aosta in un parco cittadino continua a far discutere. L’ultimo atto della decisione della Giunta Nuti – lanciata già ai tempi della campagna elettorale e tornata più volte in aula, soprattutto con le iniziative del consigliere di Forza Italia Paolo Laurencet per fermarne la conversione – è arrivato ieri, quando è stata annunciata la piantumazione degli alberi e lo smantellamento dei pannelli che si affacciano su via Torino.

Oggi, il presidente Giulio De Ceglie ed il direttivo societario del Centro Giovani Calciatori Aosta prendono carta e penna per una precisazione sulle parole del sindaco.

“Il primo cittadino – si legge in una nota – ha parlato di ‘restituzione dell’area ai cittadini’, ma restituire prevede una precedente appropriazione dello spazio in questione, cosa che, in questo caso, non c’è mai stata, visto che il campo sportivo era dato in concessione alla società calcistica Centro Giovani Calciatori Aosta, che, per averlo, pagava il canone dovuto relativo alla fascia oraria prevista. Il club, che non ne usufruiva in forma esclusiva, permetteva così di svolgere l’attività ai suoi 230 iscritti tra prima squadra, settore giovanile e collaborazioni con cooperative a sfondo sociale”.

“Lo stadio Mario Puchoz, quindi, non viene restituito ai cittadini, ma ne viene cambiata la destinazione, passando dai cittadini che svolgono attività calcistica a quelli che praticano attività motoria”.

Nota di precisazione che non nasconde l’amarezza per la decisione comunale: “Per passare dallo stadio al parco verranno cambiati i pannelli di via Torino e piantati degli alberi. Auguriamo al nascente parco una frequentazione e delle attività superiori a quelle calcistiche, in modo da giustificare, nella realtà dei fatti, un cambio di destinazione che va contro alla storia e alle attività svolte all’interno dello stadio Mario Puchoz nel corso degli ultimi anni. Quella realizzata dal sindaco Gianni Nuti e dalla sua Giunta comunale non è un’operazione di restituzione di qualcosa a qualcuno, semplicemente si tratta di una scelta politica diversa”.

3 risposte

  1. Se invece di quattro orribili muraglioni che racchiudono uno spazio dedicato solo a chi pratica il calcio ci sarà una bella e confortevole zona dove potremo portare i bambini e leggere un libro sarà una cosa buona per tutti, a correre dietro al pallone si può andare anche a Tzambarlet o a Mont Fleury.

  2. Io sono molto d’accordo x un parco almeno i cittadini hanno una zona verde e poi con la bella stagione sarà una bella zona x fare una pausa pranzo all’aperto

  3. È semplicemente vergognoso…stravolgere ciecamente solo per cambiare , bravi bello l’edificio della nuova università ben inserito … E il ponte del diavolo!?! Non preoccupiamoci basta rimpicciolire i mezzi circolanti e affidarci al people mouver…il parcheggio zona Cogne già è stato fatto ora stravolgiamo la viabilità chiudiamo ” l arco d’Augusto ” e per andare dal Ponte di Pietra alla Questura passeremo da Pollein e intanto continuiamo a tacconare l ospedale che quelli fortunati comunque ce la faranno a sopravvivere. Evviva complimenti…

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