Inaugurato l’anno scolastico 2018/19, l'”avventura” parte dalla nuova scuola di Charvensod

È cominciato oggi, mercoledì 12 settembre, in Valle, il nuovo anno per le scuole valdostane inaugurato nel plesso a Charvensod Capoluogo recentemente intitolato alla maestra Adeline Lucianaz.
Società

Un anno scolastico nuovo, in un edificio nuovo appena intitolato alla storica e amata maestra di paese. Non poteva che cominciare da Charvensod Capoluogo l’anno scolastico 2018/19, inaugurato questa mattina – mercoledì 12 settembre – di fronte alle autorità e ai bambini pronti ad entrare nel nuovo plesso scolastico recentemente intitolato ad Adeline Lucianaz.

Gli onori di casa li fa il Sindaco di Charvensod, Ronny Borbey: “Questo è un giorno importante – ha spiegato – perché la scuola torna al suo posto dopo la demolizione e la ricostruzione, e lo fa perché ci sono i bambini. Non capita tutti i giorni di ricevere in regalo un edificio che oggi, come per le persone, gli animali ed i villaggi, ha un nome. Oggi questa scuola ha un nome, come tutte le cose a cui vogliamo bene e alle quali teniamo, ed è intitolata ad una persona che per la scuola ha fatto tanto e che è stata maestra per tutta la sua vita”.

E sul valore che il nuovo plesso ricopre all’interno della società si sofferma anche il Dirigente scolastico della Monte Emilius 3, Mario Andolfi Ardesini: “Questa scuola è un dono, e studiare è parte della vita di tutti noi, ed ora tocca a voi – dice rivolgendosi ai bimbi – abbellirla. Qui dovete giocare, perché è la prima attività della vita, grazie alla quale imparare il rispetto verso se stessi e verso gli altri”.

Anche Fabrizio Gentile, Sovrintendente agli Studi, lancia un appello a guardare avanti: “Oggi ci ricordiamo che la scuola è di tutti e per tutti, nata per diventare degli adulti responsabili. Questo è un giorno soprattutto per i bambini, che devono mostrarsi curiosi per capire meglio il mondo che ci circonda, in questo luogo dove si impara a vivere con gli altri”.

Oltre che al futuro, l’Assessore all’Istruzione Paolo Sammaritani si concentra sulla partecipazione di tutti al mondo dell’istruzione, e parte dal proprio, inedito ruolo di governo: “ Questo è l’inizio di una vera e propria avventura per tutti, ed io come voi inizio l’anno scolastico come assessore con tante cose da imparare e da scoprire. Un punto fermo del mio operato, lo dico sempre, è la collaborazione. La chiedo agli insegnanti, anche nella critica, quando serve, perché siete in ‘prima linea’ e potete portarci notizie e proposte. La chiedo ai bambini che devono giocare e imparare, e facendo entrambe le cose sarete a posto per la vita; e la chiedo ai genitori che devono avere fiducia negli insegnanti, nei figli e nel sistema scolastico, partecipando e lavorando con noi per il futuro”.

Poi dall’Assessore arriva anche una considerazione, ed un augurio: “La scuola valdostana è una buona scuola – chiude Sammaritani – ma si può sempre progredire ed essere più vicini alla comunità. Spero che quando sarete grandi non dobbiate andare via, ma sapere che tra queste montagne c’è un lavoro, una vita e la sicurezza di un futuro qui, a casa vostra”.

C’è ancora tempo per i bambini, che intonano “Montagnes Valdôtaines”, per la benedizione di don Isidoro Giovinazzo, parroco di Charvensod, il taglio del nastro e la foto della famiglia di Adeline Lucianaz, la maîtresse Adeline cui la scuola è dedicata. Ed ora la campanella può tornare a squillare.

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