“Indovina Chi?”, nasce la campagna social per sensibilizzare sulle disparità di genere sul lavoro

La campagna, ideata dalla Consigliera di parità regionale Katya Foletto, vuole sensibilizzare su tre temi legati alla disparità di genere in ambito lavorativo: la retribuzione, le molestie e la maternità.
indovina chi campagna di sensibilizzazione contro la disparità di genere
Società

La parità di genere è una questione culturale. Un fatto risaputo, un problema di cui si discute da anni e che ha dato origine a tante diverse proposte per cambiare la situazione delle donne nella nostra società. “Indovina Chi?” è la campagna ideata dalla Consigliera di parità della Regione Valle d’Aosta Katya Foletto, a cura di Giorgio Prodoti di Stopdown Studio, che mira a sensibilizzare il pubblico sul tema delle disparità di genere in ambito lavorativo. Il progetto è stato lanciato questa mattina, lunedì 6 febbraio, durante una conferenza stampa. Si tratta di una campagna social che si basa sulla domanda: “Indovina chi sono le persone più vulnerabili alla discriminazione, agli abusi e al mobbing sul posto di lavoro?”.

Indovina Chi campagna di sensibilizzazione contro la disparità di genere in ambito lavorativo
“Indovina Chi?” campagna di sensibilizzazione contro la disparità di genere in ambito lavorativo

La risposta è evidente: le donne sono un gruppo sensibile a questi trattamenti che si configurano come discriminazioni di genere nel momento in cui gli insulti e gli abusi si basano su idee patriarcali e pregiudizi nei confronti del genere femminile. In questo senso la campagna individua tre macrotematiche per mettere a fuoco i problemi più pressanti. I temi, problematizzati attraverso dati ISTAT nazionali sulla discriminazione di genere, sono: le molestie sessuali, la retribuzione e il tasso occupazionale delle donne in relazione alla sfera della genitorialità.

Secondo i dati ISTAT, relativi al 2018, il differenziale retributivo di genere è pari al 6,2% in generale, ma raggiunge il 14,2% nell’industria e il 15,9% nei Servizi di mercato. Anche le molestie sono ancora, purtroppo, prevalenti per le donne: in VdA in media 13 donne su 100 hanno subito un qualche forma di molestia o ricatto sessuale sul posto di lavoro. “Ho ricevuto finora una decina di segnalazioni allo sportello di parità, in genere si tratta di abusi psicologici – insulti, svalutazioni della professionalità, umiliazioni davanti ai clienti – perpetrati da un capo uomo su una dipendente donna, ma ad oggi non ci sono ancora casi che hanno portato a denuncia” spiega Katya Foletto. Infine, l’ultima tematica è relativa al tema della maternità, individua il problema della mancanza di sostegno alla genitorialità da parte delle aziende e degli enti: le donne con figli in età prescolare hanno un livello di occupazione inferiore del 16% rispetto alle donne occupate senza figli.

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