Istruzione, la preoccupazione dei sindacati: “dove sta andando la scuola dell’infanzia regionale?”

A chiederselo sono Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals dopo un incontro con l'Assessora Certan e la Sovrintendente Fey, nel quale denunciavano anche la carenza di personale. "Il coordinamento delle scuole materne valdostane - spiegano - è lasciato alla buona volontà ed alla professionalità dei singoli”.
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Una carenza, o addirittura una totale assenza, di personale ausiliario nelle scuole dell’infanzia pubbliche, ed una diminuzione di popolazione scolastica che mette a repentaglio l’apertura di alcuni plessi sul territorio.

Questi alcuni dei temi che i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals hanno messo sul tavolo martedì scorso, 8 ottobre, quando hanno incontrato l’Assessora regionale all’Istruzione Chantal Certan e la Sovrintendente agli studi Marina Fey.

Tavolo che, scrivono le organizzazioni sindacali, è stato aperto per trattare diversi argomenti, come la situazione della scuola dell’infanzia pubblica e la richiesta di potenziare gli organici, ma anche i criteri di determinazione degli organici stessi della scuola dell’infanzia e della primaria, la stabilizzazione degli educatori del Convitto Chabod, i riposi giornalieri per gli insegnanti ex decreto legislativo 151/2001 (il “riposo per allattamento”), le domande di messa a disposizione dei supplenti con la richiesta alle istituzioni scolastiche di pubblicare l’elenco dei nominativi degli aspiranti alle supplenze che si trovino fuori graduatoria ed il salario dei dirigenti scolastici e i parametri di complessità.

“Contestualmente a queste problematiche – scrivono i sindacati in una nota congiunta –, con la verticalizzazione delle istituzioni scolastiche, con l’applicazione della legge sull’autonomia scolastica, con la non sostituzione ancora alla data attuale dell’unico ispettore scolastico per la scuola di base (andato in pensione nell’anno 2016), le scuole dell’infanzia pubbliche vivono anni di difficoltà anche per quanto riguarda il loro coordinamento pedagogico”.

“La scuola dell’infanzia statale istituita con la legge n. 440/1968 – si legge ancora nel comunicato –, lo scorso anno ha compiuto 50 anni. Proprio tale legge ha consentito all’Assessore alla Pubblica istruzione, Maria Ida Viglino, di predisporre la legge regionale n. 22/1972 istitutiva della scuola materna regionale. In questi ultimi tempi fioriscono le scuole steineriane, montessoriane, le scuole del bosco, le non scuole, mentre il coordinamento delle scuole materne valdostane è lasciato alla buona volontà ed alla professionalità dei singoli”.

L’aggancio è anche all’attualità: “È notizia di oggi (ieri, ndr.), che l’amministrazione comunale di Valgrisenche intende, per mantenere il servizio sul suo territorio, affidare, mediante bando, ad una cooperativa il servizio educativo 0-6 anni. Riteniamo sia lecito chiedersi dove stia andando la scuola dell’infanzia regionale? È ancora valida la legge regionale 18/2016 che recita: ‘la scuola dell’infanzia valdostana che comprende i bambini di 3-6 anni’? Si ritiene utile mantenere il modello scolastico bilingue attualmente presente nella scuola dell’infanzia?”, si chiedono ancora i sindacati.

Ad ogni modo la risposta potrebbe arrivare presto, visto che le organizzazioni scolastiche hanno deciso, per le prossime settimane, di realizzare un ciclo di assemblee con gli insegnanti dei vari ordini e gradi di scuola, con le prime assemblee che potrebbero essere dedicate espressamente al personale della scuola dell’infanzia.

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