La Cogne Acciai speciali chiede maggiore collaborazione alle istituzioni

In occasione della presentazione di un DVD istituzionale in 4 lingue, la Cogne Acciai Speciali, nelle persone del vice presidente Roberto Marzorati e del presidente Giuseppe Marzorati ha reso noti alcuni dati dell'azienda...
Società

In occasione della presentazione di un DVD istituzionale in 4 lingue, la Cogne Acciai Speciali, nelle persone del vice presidente Roberto Marzorati e del presidente Giuseppe Marzorati ha reso noti alcuni dati dell’azienda e ha lanciato alcune problematicità.
?Nel 2005 la Cogne Acciai Speciali di Aosta ha registrato un incremento del 14,5% del fatturato consolidato (515 milioni di euro, 450 mln nel 2004) – ha detto Roberto Marzorati – ma il margine operativo lordo è sceso del 40% “riducendo la capacità operativa e di investimento dell’azienda“.
La CAS di Aosta, azienda leader nel settore della siderurgia, rispetto a quelle che erano le previsioni sull’andamento del settore dell’inossidabile lungo ha dovuto far fronte ad alcuni costi, situazioni che ha poi dato avvio ad un approfondito esame sulla redditività delle diverse linee di prodotto. Gli aumenti dei costi fanno riferimento, secondo quanto evidenziato dalla presidenza, ?al crescente aumento del costo delle materie prime (22%), dell’energia (28%) e, in parte, del personale (8%)“.
Non si ferma comunque il progetto ?Eccellenza Cogne 2008?, presentato negli scorsi mesi e finalizzato a conseguire degli standard qualitativi di assoluto valore nella produzione, nella logistica e nell’impatto ambientale, con l’obiettivo di conseguire nel 2007 la certificazione ambientale Iso 14000.
Quello che la famiglia Marzorati chiede è poi una maggiore collaborazione istituzionale per dare impulso allo sviluppo. “Si potrebbe andare oltre l’ordinarietà degli obiettivi minimi, se tutti gli attori interessati dall’indotto Cogne, dunque istituzioni, società pubbliche e private – ha sollecitato il vice presidente – si ponessero nell’ottica di concorrere ad attenuare, ognuno per quanto di sua competenza, i risvolti negativi derivanti dai fattori esterni che ho citato“.

Per Marzorati sarebbe proprio questa una delle possibili soluzioni al grosso problema della crisi industriale che attanaglia la Regione: “questo modo di fare sistema consentirebbe di spalmare sull’intero tessuto socio-economico valdostano compreso il comparto industriale, gli inevitabili effetti positivi che scaturirebbero da una tale collaborazione e presa in carico dei problemi“.
Alcuni criitiche sono state rivolte quindi alla vetustà dello stabilimento di proprietà della Regione “che causano maggiori oneri di manutenzione” e all’insensibilità della Compagnia Valdostana Acque “con la qual da circa un anno non ci sono più possibilità di confronto sul costo dell’ energia“.

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