Oltre 600 coloro che prenderanno parte all’evento, di cui 380 ragazzi provenienti da circa 15 istituzioni scolastiche valdostane, 115 studenti universitari oltre a rappresentanti del mondo della scuola, della società, delle istituzioni, dello sport. Un convegno, dunque, multidisciplinare che attraverso diversi approcci rifletterà e studierà su “Corpo, mente e affetti” dei giovani e su come la società, la scuola, la famiglia e le istituzioni più in generale, leggono tale trasformazione.
A scandire la due giorni di lavori saranno interventi di testimonials privilegiati del mondo dello sport e non solo, laboratori, tavole rotonde, gruppi di lavoro, ricerche scientifiche che sviscereranno il tema da più punti di vista e i cui risultati saranno oggetto di apposite sessioni, previste nella seconda giornata di convegno, ma che si trascineranno nel tempo nella progettualità che insegnanti di scuola svilupperanno nei rispettivi istituti. Protagonisti non passivi, saranno proprio i giovani: sono infatti 14 i gruppi di approfondimento creati per gli studenti che saranno guidati, oltre che da tecnici, specialisti e professionisti di diversi campi, anche da studenti appartenenti al terzo e quarto anno della Facoltà di Scienze della Formazione primaria “che avranno così la possibilità – ha commentato durante la presentazione del Symposia, Teresa Grange, Preside della Facoltà – di mettere in campo quanto appreso nel corso di studi”. Altri 6 gruppi di lavoro vedranno invece coinvolti gli adulti. Quanto emerso dai gruppi sarà poi “restituito” alla platea a metà della prima giornata di Convegno. Nel pomeriggio di giovedì 4 dicembre seguirà la sessione dedicata agli atelier e alla tavola rotonda, incentrata sul tema “Quello che fanno, o possono fare, nel tempo libero i giovani nella Valle d’Aosta”.
“Attraverso un approccio multidisciplinare viene data una lettura del corpo come luogo di espressività, comunicazione, disagio – ha spiegato Gianni Nuti, direttore delle Politiche Sociali dell’Assessorato Regionale alla Sanità – e seguendo questa linea sono diverse anche le forme di comunicazione e analisi che si svilupperanno nelle varie sessioni del convegno. Uno spazio importante viene dedicato inoltre a come la scuola e più in generale la società vive e legge questo passaggio adolescenziale ”.
“La perdita del corpo infantile durante l’adolescenza – ha spiegato Teresa Grange – influisce sui processi di pensiero e affettività del ragazzo. Vogliamo puntare dunque l’attenzione su tale riflessione e su queste tre dimensioni che rappresentano l’unitarietà di tale cambiamento. Sarà un convegno che parlerà degli adolescenti a 360° – ha aggiunto Grange – e che non punterà l’attenzione sulle problematiche dell’adolescenza, oggetto anche queste di appositi gruppi di lavoro, ma sulla dimensione del “piacere” e del “dolore”, nel senso più ampio”.
Esperienze di vita dirette saranno quelle di sportivi, insegnanti, artisti, operatori della sicurezza, che lavorano in Valle d’Aosta: Marco Albarello (tecnico nazionale dello sci di fondo), Dennis Brunod (Pluricampione mondiale di sci alpinismo), Roberto De Alessi (elicotterista), Alessandro Denabian (musicista di corno antico e moderno), Pierre Lucat (attore), Mariangela Moraca (insegnante di danza), Simone Origine (recordman mondiale di sci di velocità), Gloriana Pellissier (Campionessa mondiale di sci alpinismo), Giulio Signò e Lucio Trucco (guide alpine), Andrea Vigon (Paraolimpico di Pechino 2008) e Mara Zini (medaglia di bronzo olimpica di short track).
Ad organizzare l’evento sono la Facoltà di Scienze dell’educazione primaria dell’Università della Valle d’Aosta, la Sovrintendenza degli studi della Valle d’Aosta, l’Assessorato regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali e il Centro Europeo di Bioetica e qualità della vità.