Saranno circa 120 i detenuti del carcere di Brissogne che beneficeranno dell’indulto, legge approvata dal Parlamento, che prevede lo sconto di tre anni della pena. Per ora i detenuti scarcerati in Valle sono stati circa una trentina, a seguito dei provvedimenti di scarcerazione, provenienti da diverse Procure. Nella maggior parte dei casi si tratta di cittadini extracomunitari condannati per spaccio di stupefacenti. “Pur essendo un ‘pannicello caldo’, l’indulto risolve una situazione di sovraffollamento ormai insostenibile” ha commentato il presidente della Regione Luciano Caveri “ho recentemente visitato la struttura penitenziaria – ha poi aggiunto – e ho potuto rilevare un sostanziale consenso intorno alla legge approvata dal Parlamento, sia da parte delle guardie carcerarie che dal mondo che ruota intorno ad una struttura che ha ospitato, fino ad ora, un centinaio di detenuti in più rispetto al dovuto?.
Se da una parte di alleggerisce il carico delle carceri, Brissogne di fatto ospitava 270 carcerati su una capienza di poco più di 100 posti, dall’altra ora il problema diventa quello di coloro che, dopo la scarcerazione, si trovano senza casa e senza possibilità di alloggiare presso parenti o amici. Ad occuparsi di alcune di queste situazione è all’opera l’Associazione valdostana volontario carcerario oltre al Sert.