Partiranno il 28 dicembre le 46 persone, tra allievi e docenti della SFOM, accompagnatori e operatori che fino al 7 gennaio prossimo faranno tappa in Burkina Faso, in Africa, per un gemellaggio che darà il battesimo alla Etno Sfom orchestra, un progetto di scambio culturale e musicale, che vedrà protagonisti oltre 70 musicisti. Infatti, l’unione tra il numeroso gruppo valdostano e 20 giovani musicisti burkinabé e 7 griots di Bobo Dioulasso, la seconda città di questa regione africana, si pone l’obiettivo di creare una realtà musicale, connubio naturale tra due culture diverse ma unite dalla musica. L’iniziativa dal titolo “Lo SFOM a Bobo” si inserisce nell’ambito del Progettoaniké e vede quali promotori la Sfom, l’Associazione culturale Tamtando, e l’associazione Kassama Burkina Aza. Si tratterà prima di tutto di un’esperienza vera che toccherà le radici della musica grazie alla presenza proprio dei griots che rappresentano, in diverse tribù africane, i custodi delle tradizioni culturali ed etnologiche dei popoli.
“Un progetto ambizioso, impegnativo e molto bello – spiega Marco Giovinazzo, docente di percussioni SFOM e presidente dell’associazione Tamtando – che ci impegna da circa due anni, duranti i quali docenti della scuola si sono recati in Africa per definire e dare luce ad un’esperienza vera che sarà formativa e fondamentale per gli allievi della Sfom e dalla quale siamo certi potremmo imparare molto, soprattutto a livello di rapporti umani, solidarietà, socializzazione, valori portanti di questa idea nuova di intendere la musica”. L’attenzione della Scuola di formazione e orientamento musicale della Valle d’Aosta verso le culture extra-europee e gli strumenti etnici è di fatto un argomento che sta acquisendo un importante ruolo didattico. “Vogliamo trasmettere a tutti l’importanza dello scambio culturale – continua Giovinazzo – della collaborazione tra realtà molto diverse e di tutto ciò che ruota intorno al concetto del costruire insieme”.
Il gruppo di musicisti e allievi valdostani vivranno a stretto contatto con i coetanei e musicisti africani all’interno di una colonia religiosa a Bobo Dioulasso. Qui le giornate saranno scandite da sessioni orchestrali che avranno il compito di amalgamare il gruppo di oltre 70 elementi che compone la Etno Sfom orchestra. Si lavorerà infatti su pezzi musicali di tradizione africana che in questi due anni sono stati registrati e riarrangiati dai docenti Sfom e che vedranno protagonisti strumenti più occidentali, tra cui chitarre, tastiere, fiati, violini ecc…e strumenti africani: djembé, tama, balafon, ngoni. Durante la permanenza in Burkina Faso sono inoltre previsti due concerti preceduti da conferenze stampa e dibattiti sull’incontro tra Italia e Burkina Faso. Il 3 gennaio l’Etno SFOM orchestra suonerà al Centre National de Culture di Bobo Dioulasso, mentre il 4 gennaio al Jardin de la Musique Reen Doogo di Ouagadougou. Un film, realizzato da Eubage, raccoglierà interviste, momenti di vita comune, confronti culturali di tale esperienza e il prodotto video sarà poi circuitato nei Festival di Cinema e in occasione del Festival Aosta Classica, nella sezione “Suonare Burkina”.
La seconda fase del progetto è rappresentata dalla progettazione di una rete tra scuole dove poter presentare tale lavoro. Si cercherà inoltre di creare un circuito di scuole europee (per ora hanno dato l’adesione la “Casa della musica di Genova”, il conservatorio di Lione e l’istituto Musicale di Rivoli). Un’operazione che vuole dare visibilità al progetto e la possibilità, ai musicisti africani, di poter essere ospitati in Italia partecipando a corsi e stages.
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