Maneggio, il Comune di Aosta revoca il contratto: “Situazione incontrollabile”

Attraverso una determina l'Amministrazione rescinde il contratto con il circolo ippico San Maurizio e mette in fila "inadempimenti, mancanze e comportamenti in violazione”. Sull'area, però, resta l'accordo per il Nuovo Polo scolastico e per il maneggio potrebbe essere un "addio".
Il maneggio di aosta - Foto d'archivio
Società

I problemi c’erano e sono noti da tempo – e l’Assessore comunale con delega allo Sport Carlo Marzi li aveva spiegati in Commissione consiliare ai primi di dicembre – ma i nodi, ora, sono venuti al pettine.

La determina dirigenziale del Comune di Aosta firmata dalla dirigente allo Sport Anna Maria Careri parla chiaro: il maneggio di Regione Tsambarlet, ad Aosta, chiude i battenti. E lo fa, molto probabilmente per sempre.

L’atto infatti revoca il contratto (dell’agosto 2016) con l’Asd circolo ippico San Maurizio di Brusson – che gestisce il servizio – e concede trenta giorni per rilasciare l’impianto dato in concessione libero da persone, animali e cose di proprietà della gestione, riconsegnandolo alla civica Amministrazione”.

Le inadempienze del gestore

La motivazione, si legge in determina, sta nel fatto che il Comune contesta “inadempimenti, mancanze e comportamenti in violazione”: posa non autorizzata di una pressostruttura, disattivazione della linea di alimentazione elettrica, accertata la manomissione del correlato contatore di accesso alla rete, mancata copertura assicurativa, mancato deposito del registro controlli manutentivi 2016 e 2017 e 2018.

Una “situazione sostanzialmente incontrollabile e preoccupante”, scrive ancora la dirigente, alla quale si aggiunge che “dai controlli eseguiti emerge che il titolare del contratto di fornitura di acqua non ha pagato alcuna bolletta”, per un “importo attuale pari ad Euro 4.071,92, riferito all’intero periodo 2014/2018”.

La “scuola polmone” blocca tutto, l’addio al maneggio potrebbe essere definitivo

Problema nel problema è l’accordo di programma tra Regione e Comune di Aosta che vincola l’area alla realizzazione della fu “Scuola polmone” – nel frattempo diventata “Nuovo Polo scolastico” – ma sulla quale l’Amministrazione di piazza Deffeyes si è arenata da tempo.

Dalla costruzione della nuova struttura – e precisamente dalla terra del mai aperto cantiere, che sarebbe dovuta servire per bonificare la nuova area prevista per i cavalli –, infatti, sarebbe dovuto sorgere il nuovo maneggio nell’area di VdA structure, e precisamente sulle macerie della ex cascina Favre di via Lavoratori Vittime du Col du Mont.

“Dal punto di vista amministrativo è tutto bloccato dall’accordo di programma sulla scuola – spiega Marzi –, e se non si dirime questo nodo là nessuno può muovere nulla. Avevo detto che la prima vittima dell’immobilismo di questi ultimi dieci anni, di tutti, sull’accordo di programma avrebbe fatto come prima vittima il maneggio: un vecchio signore malato che non ha retto”.

E se, purtroppo, Marzi è stato “buon profeta” il futuro del maneggio potrebbe avere sorte persino peggiore: “Dispiace tantissimo – chiude l’Assessore – perché questa ‘prima vittima’ non avrà soluzioni immediate, e serve un aiuto da parte di tutti per risolvere il problema nel minor tempo possibile”.

Altrimenti, è questo ne è un caso evidente, anche questa volta perdono tutti.

 

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