Marché Vert Noël, abbiamo un problema. Anzi, lo avremo. Mentre la manifestazione 2021 è nel suo pieno, aspettando il Natale, comincia a porsi il problema per la prossima edizione, quando cioè il Teatro romano di Aosta – di competenza della Regione e non comunale – non sarà disponibile.
Durante le Commissioni congiunte, al Comune di Aosta, l’Assessora alle Attività produttive Alina Sapinet ha lanciato ipotesi: “L’idea è quella di ampliare la zona dell’Arco di Augusto, e raccogliere lì il Marché. Uno degli elementi di traino della manifestazione, però, è anche l’offerta fornita dai punti enogastronomici e lì abbiamo un problema di mancanza di sottoservizi che non permettono l’allacciamento di impianti”.
In ballo, però, ci sono altre location: “Ribadisco che l’area del Teatro romano non sarà utilizzabile, e stiamo cercando di capire se sfruttare il centro, le piazze Roncas o Caveri, oppure piazza della Repubblica – aggiunge Sapinet –. Con il nuovo parcheggio di via Monte Vodice, vicinissimo a piazza Roncas, si potrebbe pensare ad una soluzione che coinvolga anche piazza Giovanni XXIII” i cui lavori, nei piani comunali, dovrebbero finire in primavera.
Ipotesi che lasciano la porta aperta a suggerimenti, ma il problema si pone. Soprattutto visto il successo unanime – ed extraregionale – che l’attuale ubicazione ha raccolto negli anni.
Un mercato rionale in piazza della Repubblica. Prove generali di Marché?
Per piazza della Repubblica – tra le priorità dell’Assessorato ai Lavori pubblici – balla da tempo la pedonalizzazione parziale prevista dal Piano generale del traffico urbano.
Occasione che l’Amministrazione vede di buon occhio e sulla quale intende cominciare a puntare: “L’idea – prosegue Sapinet – è quella di insediare lì un mercato settimanale rionale per cominciare ad animarla. Mi piacerebbe puntare su questa piazza per il prossimo Marché Vert Noël, ma chiaramente sarebbe necessario cambiare molte cose, uscendo dal ‘villaggio alpino’ proposto al Teatro e magari puntando di più sulle luci”.
Più difficile, invece, l’utilizzo di piazza Caveri, dal momento che la sua conformazione attuale consentirebbe l’installazione di un numero troppo basso di chalet.