Proclamato lo “stato di agitazione” nella sede Rai VdA

Ad annunciarlo Slc Cgil, FISTel-Cisl e Savt Spettacolo, che parlano di "continuo impoverimento di persone, competenze e risorse tecnologiche" in cui versa la sede regionale del servizio pubblico.
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Società

“Le gravi carenze che da tempo attanagliano la sede regionale della Valle d’Aosta e che non hanno mai trovato soluzione, nonostante i numerosi incontri con l’Azienda, hanno ormai raggiunto limiti intollerabili che metteranno a dura prova la tenuta del Servizio Pubblico Radiotelevisivo nella nostra regione”.

A dirlo Slc CgilFISTel-Cisl e Savt Spettacolo che annunciano l’apertura delle procedure di raffreddamento nella sede valdostana della Rai. “Dopo aver illustrato più volte ai dirigenti regionali e nazionali la situazione del continuo impoverimento di persone, competenze e risorse tecnologiche in cui versa la sede regionale e che rischia di compromettere il rispetto degli obblighi della convenzione con la presidenza del Consiglio dei Ministri, nessuna soluzione risolutiva è stata mai paventata al fine di dirimere in maniera definitiva ed efficace la questione. L’attuale situazione penalizza tutta la sede: la struttura programmi, la produzione, la redazione giornalistica e gli uffici amministrativi”, spiegano le parti sociali.

Per questo, proseguono le organizzazioni sindacali: “Nel rispetto della normativa sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati non ci resta che proseguire nella procedura di raffreddamento”. E chiedono un incontro “con l’obiettivo di aprire un tavolo di trattativa su queste tematiche”.

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