La cerimonia ha entusiasmato tutti i presenti, non solo i circa trenta invitati ma anche i numerosi turisti, che approfittando della giornata di sole e della mancanza di nubi sono saliti con la funivia sino ai 3462 metri del Tetto d'Europa. Un rituale tutto nuovo e tutto loro, che non ha nulla da invidiare ai pomposi, e spesso un po' noiosi, matrimoni canonici. Max Perrotti dalla terrazza è sceso sul ghiacciao e si è avviato verso Lauren che è salita a piedi, con i ramponi ai piedi, dal Rifugio Torino. Qui si è svolta la prima parte della cerimonia, quella simbolica. Il padre della sposa si è staccato dalla cordata per affidarla al neomarito. Gli abiti erano adatti all'ambiente: lui aveva una tuta da sci, mentre lei non ha rinunciato all'abito bianco. Un vestito assai particolare, fatto a mano dalla madre, con nove mesi di lavoro. Alla seta e ai merletti sono stati aggiunti un'imbottitura e del goretex per rendere impermeabile lo strascico e la gonna, sui piedi dei copri scarponi bianchi. La cerimonia ufficiale si è tenuta nella parte italiana della terrazza, alla presenza del sindaco Fabrizia Derriard. E' in quel momento che lo sposo si è tolto la tuta da sci per presentarsi all'altare in completo grigio.
Ad accompagnarli gli amici di sempre e i parenti stretti. La cornice non aveva pari, davanti a loro il Monte Bianco, che incurante delle dimenticanze dei video promozionali del ministro Brambilla si è mostrato nel suo massimo splendore. Altezzoso e maestoso, in grado di fare impallidire qualsiasi cattedrale o basilica; alle spalle il Dente del Gigante e in lontananza il Cervino e il Rosa. La normalità è arrivata solo con il pranzo, gustato in un ristorante di Entrèves. Ora gli sposini partiranno per il Brasile, dove si dedicheranno al surf, mentre a Courmayeur visto il successo di questo primo tentativo sono pronti per bissare l'evento.