Scuola: in Valle d’Aosta tutto pronto per la ripresa, anche delle superiori

Si attendono notizie da Roma. "Mi auguro davvero che ci sia da Roma il buon senso di dire che chi è pronto ad aprire apra, e chi no, si regoli con delle ordinanze peggiorative" sottolinea l'Assessore Caveri. Nelle prime tre giornate di screening tasso di positività allo 0,6%,
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Società

Tutto è pronto in Valle d’Aosta per il rientro in classe, anche delle scuole secondarie di secondo grado. Ma quando mancano due giorni alla prima campanella del 2021, e mentre sono ancora in corso gli screening a studenti e personale scolastico, da Roma arrivano notizie tutt’altro che rassicuranti.

“Nella riunione informale che abbiamo avuto oggi come Giunta  – racconta l’Assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri – ci sono state rappresentate le perplessità che molte regioni hanno rispetto all’apertura di giovedì. Noi non ne abbiamo. Siamo a posto sulle scuole e sui trasporti, dimensionati già come se i ragazzi dovessero tornare a scuola al 75%. Nei pochi plessi grandi, penso all’ex Brambilla di Verrès tutto è stato regolato e per questo ringrazio i dirigenti scolastici. Al Manzetti e al Corrado Gex per evitare invece assembramenti si è deciso di non far rientrare gli studenti a scuola il pomeriggio. “

Una macchina costruita e oliata in accordo con l’Assessorato regionale ai trasporti, che prevede tra l’altro l’istituzione di 90 corse aggiuntive di autobus, per un costo mensile di circa 180mila euro. Soldi che la Valle d’Aosta, se dovesse arrivare uno stop da Roma alla ripresa dell’attività scolastica in presenza per le superiori, rischia di doversi in parte accollare. “Oltre al danno la beffa. I dipendenti sono stati richiamati dalla cassa integrazione e le ditte si sono organizzate” ricorda Caveri.

Oltre al trasporto pubblico locale – fino a fine febbraio sarà gratuito –  è stato previsto il raddoppio della composizione del treno in arrivo ad Aosta alle 7.38 e del treno in partenza da Aosta alle 13.40, e la disponibilità di due autobus di rinforzo per il treno in partenza da Aosta alle 6.39, nella tratta tra Ivrea e Torino, per utenza piemontese. Allo scopo di evitare gli assembramenti di studenti all’arrivo e alla partenza dei mezzi, nei pressi delle scuole e nelle aree urbane più critiche (Aosta e Verrès), è stata coinvolta l’Associazione Nazionale Alpini ed è stata prevista un’azione mirata delle Forze dell’ordine.

“I ragazzi sono stanchi, ne hanno abbastanza di stare a casa, hanno bisogno di socialità, fosse anche solo per dieci giorni” evidenzia ancora l’Assessore. “E anche noi siamo stanchi di questi stop and go. Mi auguro davvero che ci sia da Roma il buon senso di dire che chi è pronto ad aprire apra, e chi no, si regoli con delle ordinanze peggiorative. Questo purtroppo è diventato il paese dell’incertezza”. A decidere per il momento di rimandare l’ingresso in classe degli alunni delle superiori sono state le regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto (31 gennaio) e la Campania (l’11 gennaio).

I primi dati, parziali e relativi solo al Drive -In di Aosta, sullo screening a studenti e docenti segnalano un tasso di positività sulle prime tre giornate dello 0,6%. Su 1851 persone testate sono emerse in tutti undici positività al virus: una nella prima giornata del 31 dicembre su 548 tamponi rapidi effettuati, sette nella seconda giornata del 2 gennaio su 662 test e 3 nella giornata di ieri, domenica 3 gennaio su 641 tamponi eseguiti.

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