Sgombero neve e solidarietà al centro del Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Aosta ha approvato un aumento di spesa di 130 mila euro che si aggiungono agli 850mila già impegnati in precedenza per lo sgombero neve. Approvato il cofinanziamento di tre progetti di solidarietà internazionale.
Il Municipio di Aosta
Società
La nevicata straordinaria di questi giorni ha mobilitato il Comune di Aosta che, dopo alcune polemiche relative ai ritardi per lo sgombero neve in alcune zone della città, aveva spiegato come una pulizia più approfondita sarebbe stata fatta non appena le precipitazioni si fossero attenuate. Decisione presa dall’Amministrazione comunale e dovuta ai costi ingenti relativi al servizio  sgombero neve. Date però le precipitazioni di neve "più abbondanti del previsto", il tema è stato affrontato nel Consiglio comunale di martedì 17 dicembre. E’ stato cosi approvato un aumento di spesa di ulteriori 130 mila euro che si aggiungono agli 850mila già impegnati in precedenza. La variazione di bilancio 2008, iscritta in via d'urgenza nell'ordine del giorno dell'Assemblea, è stata contestata "per questioni formali" dal capogruppo verde, Clotilde Forcellati, e dal capogruppo di Aosta Viva, Davide Bionaz, L’Assessore alle Opere pubbliche Alberto Follien ha precisato che l’aumento di spesa non significa che i soldi vengano spesi, “ma é importante che nell'eventualità ci fosse una maggiore spesa l'Amministrazione possa farvi fronte tempestivamente". A gestire la pulizia dei marciapiedi sarà l'azienda che ha in appalto la raccolta di rifiuti urbani, mentre il territorio comunale è stato suddiviso in 12 zone per ognuna delle quali l'appalto è stato affidato ad un'impresa.
Durante la seduta il Consiglio comunale ha approvato il finanziamento di 15mila euro per il con finanziamento di alcuni progetti di solidarietà internazionale. Il primo progetto, proposto dal circolo valdostano di Legambiente, permetterà alla comunità rurale della Lubombo Region, in Swaziland, di sviluppare capacità gestionali dell'acqua da parte dei comitati locali, oltre alla formazione della comunità su igiene e sanità e alla ristrutturazione di impianti e pozzi esistenti, ponendo particolare attenzione alla protezione delle sorgenti perenni. L’intervento tocca oltre 20 mila persone di cui 1.350 bambini. Gli altri due progetti cofinanziati riguardano rispettivamente la costruzione di un edificio per la scuola Maghabe Secondary School del villaggio di Utengule, nella regione di Mbeya, in Tanzania, progetto sostenuto da Emilio Grivon, e la ristrutturazione dei locali che ospitano l'Istituto Universal Vida a Salvador di Bahia, in Brasile, che sono stati danneggiati dalle bombe usate dai pescatori in mare per pescare. L’istituto ospita quotidianamente circa 70 tra bambini e adolescenti dei quartieri poveri.

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