Si è concluso positivamente il percorso avviato congiuntamente dai comuni di Nus, Fénis e Saint-Marcel nell’ambito dei Lavori di Utilità Sociale (LUS) assieme alla cooperativa sociale Mont Fallère. Il progetto, durato 18 mesi, era volto all’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate o a rischio di esclusione sociale tramite la realizzazione di attività lavorative nei territori dei comuni partners.
Grazie a questo percorso 5 lavoratori potranno continuare ad operare nelle attività di manutenzione e pulizia presso i tre comuni in virtù di una convenzione – prevista dall’articolo 5 della legge nazionale 381/91 – siglata con la Cooperativa Sociale Mont Fallère.
I 18 mesi di progetto hanno consentito di far sperimentare ai destinatari del programma di inserimento lavorativo le regole legate all’orario, alla tenuta, alla manualità e alle capacità di esecuzione aiutandoli ad acquisire maggiore consapevolezza del senso complessivo del processo produttivo e a sviluppare capacità organizzative e di relazione, e favorendo un complessivo rafforzamento della fiducia nelle proprie capacità lavorative in un contesto favorevole e sensibile all’esperienza in corso.
Nell’ambito del progetto legato ai Lavori di Utilità Sociale è stata creata una squadra di quattro elementi più un responsabile, che si è occupata della manutenzione e dell’abbellimento di aree verdi, della pulizia di strade e sentieri, oltre che della manutenzione ordinaria di cimiteri e campi sportivi. Oltre alle attività previste, la squadra, su commissione, ha eseguito lavori che richiedevano competenze tecniche specifiche, acquisendo competenze adatte a nuove e più complesse mansioni. Una delle attività ?straordinarie?, ad esempio, è consistita nella rizollatura del campo sportivo di Fénis.
Il programma ha assunto per le comunità coinvolte una particolare rilevanza ?etico-culturale?, in quanto l’inclusione nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati, come conferma l’esperienza delle cooperative sociali che si occupano di inserimento lavorativo, è in grado di offrire risultati assolutamente efficaci e decorosi, in grado di competere sul mercato in diversi settori produttivi perseguendo, al contempo, l’integrazione lavorativa di soggetti in condizione di svantaggio.
Tutte le azioni concernenti l’ambito dei LUS, sono concertate e inserite all’interno di un più ampio servizio proposto dal Consorzio Trait d’Union alle cooperative socie: accompagnamento nella fase progettuale, nella selezione delle squadre e nel raccordo con i Servizi Sociali, nella formazione dei capisquadra e degli operai, nella supervisione dedicata ai capisquadra, nel tutoraggio come sostegno all’integrazione lavorativa e al coordinamento fra le varie cooperative.
?Questa esperienza – ha dichiarato il presidente della Cooperativa Mont Fallère, Alberto Genotti – ha permesso ai destinatari di svolgere attività analoghe a quelle di un’impresa per poi essere assunti direttamente al di fuori dei LUS. Ciò è stato possibile grazie alla proficua collaborazione con i Comuni, alle competenze del caposquadra ed al presidio continuo dei percorsi da parte del tutor, che ha agito d’intesa con i Servizi Sociali territoriali per contrastare l’esclusione di queste persone dal mondo del lavoro?.
?Siamo assolutamente soddisfatti del lavoro svolto dalla squadra sul territorio – è il commento del sindaco di Saint-Marcel, Roberto Crétier – perciò volentieri abbiamo acconsentito a rispettare quanto pattuito, e a garantire un’occupazione a tutte le persone coinvolte, che già a partire dal primo marzo hanno trovato una collocazione lavorativa?.
?A mio giudizio – è la conclusione di Alessandra Merlo, dell’Agenzia regionale del Lavoro – sono due gli aspetti maggiormente positivi emersi dal progetto. Innanzitutto hanno aderito al programma tre Comuni limitrofi, che, associandosi, hanno impresso un respiro più ampio all’intero programma, permettendoci di organizzare un intervento maggiormente strutturato. In secondo luogo i Comuni partners, dando prova di sensibilità, hanno espresso chiaramente e fin dalla fase progettuale del progetto l’intenzione di avvalersi della possibilità di riservare alle imprese sociali, e in questo caso alla cooperativa Mont Fallère, delle risorse che comunque avrebbero dovuto esternalizzare?.