“Nell’augurarsi che la vicenda possa non avere quei contorni descritti dai mass media, Cgil, Cisl, Savt e Uil stigmatizzano – in una nota – e condannano con fermezza ogni forma di sopraffazione, costrizione e razzismo”. Auspicando che “si compia uno sforzo comune affinché si attivino tutte le azioni che portino all’integrazione, alla tolleranza e al rispetto della persona”, i sindacati ribadiscono che “le aziende non possono e non devono sottrarsi all’obbligo di svolgere un ruolo di soggetto sociale attento alle trasformazioni della società come più volte già ricordato dalle Organizzazioni sindacali anche all’Amministrazione pubblica; se da una parte si può ampiamente condividere il fatto che il soggetto pubblico sostenga con incentivi l’attività agricola e di montagna, contestualmente si deve pretendere che esso vigili sul rispetto delle regole e sulla salvaguardia della dignità dell’uomo”. Nel frattempo ieri il pm Luca Fadda ha fatto ricorso contro la scarcerazione della coppia di allevatori disposta ieri dal gip Ferdinando Buatier de Mongeot. Il pm ha anche presentato una richiesta di incidente probatorio per raccogliere la deposizione dell’operaio, Ahmed Naghim e del fratello.