In deroga agli standard previsti a livello nazionale, in Valle d’Aosta opererà una centrale di soccorso per il numero unico dell’emergenza 112 che risponderà anche a una parte delle chiamate provenienti dal Piemonte. La Giunta ha approvato oggi lo schema di protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno e con la Regione Piemonte per l’attuazione del numero unico di emergenza europeo (NUE 112).
In particolare, la Valle d’Aosta adotterà, con il Piemonte e come avvenuto in Lombardia, il modello della Centrale Unica di Risposta (CUR), prevedendo due postazioni remote situate presso la CUS valdostana afferenti, dal punto di vista tecnologico, a una delle due CUR piemontesi ma in grado di gestire in autonomia il traffico 112 proveniente dal territorio valdostano.
"Questa soluzione –ha spiegato il Presidente della Regione Augusto Rollandin – permetterà alla Valle d’Aosta di poter disporre di personale proprio con le conoscenze specifiche del territorio, della toponomastica e della particolarità linguistica. D’altro canto, l’intesa che abbiamo approvato consentirà anche, in caso di gestione in sussidiarietà da parte del Piemonte, di poter contare su operatori di una regione confinante e con le migliori affinità linguistiche, culturali e di conoscenza del territorio rispetto a qualunque altra regione".
I costi dell’operazione saranno ripartiti tra Piemonte e Valle d’Aosta, proporzionalmente al numero di abitanti e per quanto riguarda i costi del traffico telefonico, in base al numero di chiamate ricevute dagli operatori della centrale di Torino e da quelli di Aosta.
La nuova organizzazione, definita nell’intesa, scongiura il rischio di chiusura della Cus valdostana che, nei mesi scorsi, era stato ventilato dai sindacati.