Sulle refezioni scolastiche di Aosta il Comune incontra i genitori. In vista cambiamenti sul menù

Dopo le polemiche ed il disservizio a quartiere Dora - per il quale è stato avviato l'iter di sanzione della ditta -, si è riunita la Consulta per le mense di Aosta. La filosofia del menù resterà la stessa, dice l'assessore Tedesco, ma da dopo Pasqua arriveranno cambiamenti, per andare maggiormente incontro ai gusti dei bambini.
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Non un “passo indietro”, ma un “ponteda costruire con i genitori. Dopo le critiche piovute dalle famiglie alle refezioni scolastiche di Aosta – con tanto di “polverone” politico – ed il “pasticciaccio brutto” del quartiere Dora di fine febbraio, il Comune di Aosta ha deciso di correre ai ripari.

Non però un ripensamento della filosofia del menù del servizio – il nuovo appalto ha preso il via a gennaio –, spiega l’assessore all’Istruzione Samuele Tedesco, all’indomani della prima riunione della Consulta comunale mense scolastiche: “Sostanzialmente – ha detto –, c’è stato un momento di confronto sul menù che vuole essere un primo passo per un cambiamento effettivo. Già lo scorso anno abbiamo fatto un primissimo cambiamento del menù con la logica di abituare i bambini a mangiare altri piatti e con quello nuovo abbiamo introdotto anche i Criteri ambientali minimi”.

Qualcosa, però, è andato storto: “Ai genitori non è piaciuto, viste le numerose critiche sulla qualità del cibo che però è sempre la stessa, anzi è migliorata dato che abbiamo previsto una copertura al 100 per cento prodotti biologici e a km 0, a volte entrambi”.

Però, serviva un correttivo: “L’idea – aggiunge Tedesco – era quella di mantenere l’impianto originale del menù, con lo stesso numero di verdure, proteine animali e vegetali e cereali antichi, ma andando incontro con alcune preparazioni più vicine a gusti bambini. Ad esempio, è stata tolta la tolta pasta e fagioli e sostituita con una crema di lenticchie”.

Questo perché “vogliamo costruire un ponte. Non stravolgere la filosofia del menù, perché il momento mensa è momento scuola e dobbiamo anche fare imparare una alimentazione sana. Le famiglie hanno fatto molto bene a segnalare le criticità, non abbiamo chiuso un occhio”. Anzi: “Come dopo quanto avvenuto in quartiere Dora – dice ancora l’assessore –, per cui abbiamo avviato l’iter per la sanzione della ditta”.

Un incontro non semplice

Giovedì scorso, in quello che Tedesco ha definito “un incontro con parecchie tensioni” tra l’Amministrazione ed i genitori l’obiettivo era uno: “Abbiamo incontrato le famiglie per capire cosa cambiare del menù – spiega –. Abbiamo cercato il colloquio e avviato un percorso- L’unica cosa che spiace un po’ è che si siano iscritte 130 famiglie ma abbiano partecipato solo 51 nuclei. Alla fine, abbiamo preso le linee guida uscite da questo colloquio dicendo che a cambiare non sarà l’impianto del menù ma alcune preparazioni e la presentazione del cibo. Subito dopo Pasqua avvieremo dei cambiamenti graduali, dandoci due settimane di tempo per rodarli”.

La Consulta delle mense scolastiche

La Consulta delle mense scolastiche
La Consulta delle mense scolastiche

Come detto, nel pomeriggio di mercoledì 15 marzo si è insediata la Consulta mense scolastiche, che resterà in carica per la durata della consiliatura. Voluto dall’Amministrazione comunale per creare – spiega una nota – una “rete partecipativa tra genitori, enti e associazioni del territorio, al fine di promuovere il valore educativo del pasto, come approccio a cibi sani e diversificati”, avrà diverse funzioni:

  • fornire il proprio parere consultivo riguardante le proposte e le variazioni sui menù scolastici, nonché sulle modalità di erogazione del servizio;
  • compiere valutazioni e monitoraggi, ivi compresa la predisposizione del materiale di analisi, sull’andamento del servizio, sulla qualità dello stesso, sull’accettabilità del pasto anche attraverso la visita ai locali della cucina e dei refettori;
  • promuovere una gestione ecosostenibile, improntata all’eliminazione della plastica ed alla raccolta differenziata dei rifiuti prodotti, e per la valorizzazione degli avanzi alimentari non visti più come sprechi, ma come risorse da riutilizzare;
  • promuovere iniziative, incontri pubblici, conferenze, riunioni o dibattiti in cui potranno essere invitati nutrizionisti/e, esperti/e di ristorazione e educazione alimentare; il tutto in un’ottica di salvaguardia e prevenzione della salute, nonché di valorizzazione e confronto ulteriore tra alunni/e, docenti, genitori ed operatori/operatrici dei sevizi, anche attraverso la promozione di attività formative mirate nell’ambito delle materie di possibile competenza;
  • esprimere un parere ed eventuali proposte migliorative alla “strategia di comunicazione” proposta dalla ditta appaltatrice contenente specifiche attività di comunicazione con i/le cittadini/e, con le scuole e con le realtà associative.

La Consulta è composto dall’assessore all’Istruzione Samuele Tedesco in qualità di presidente, da Annamaria Covarino (responsabile del Servizio di Igiene degli alimenti e della Nutrizione dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta), da Federico Marchetti (rappresentante dei dirigenti scolastici del Comune di Aosta), dalle consigliere comunali Sarah Burgay per i gruppi di maggioranza e Sylvie Spirli per quelli di opposizione, e dai rappresentanti dei genitori per le cinque Istituzioni scolastiche cittadine, Fabio Sacchi (“Eugenia Martinet”), Maria Pia Lodi (“San Francesco”), Katia Pinci (“Saint-Roch”), Marco Cocco (“Luigi Einaudi”) e Jean-Patrick Perruchon (“Emile Lexert”). Pinci svolgerà anche le funzioni di Segretaria.

“La ricostituzione della Consulta era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissi nell’ambito del percorso di rinnovamento che sta interessando il servizio in un’ottica virtuosa e di relazione con gli altri Panel delle mense scolastiche – ha commentato Tedesco -. L’obiettivo è quello di creare maggiore consapevolezza nelle famiglie attraverso un processo di informazione e, soprattutto, di condivisione delle decisioni, in modo che i genitori diventino attori partecipanti delle scelte e non utenti passivi. In questo senso, abbiamo avviato nelle scorse settimane un confronto aperto su tutte le questioni legate alla mensa scolastica, oltre ad aver ripristinato, dopo lo stop dovuto alla pandemia, la possibilità per i familiari di pranzare quando desiderano con i loro figli, testando la qualità delle pietanze proposte”.

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