Si è chiusa da pochi giorni la prima settimana di tirocinio del Master universitario di primo livello in Riabilitazione equestre che ha portato in Valle d’Aosta, come ormai avviene da alcuni anni, allievi provenienti da tutta Italia. Quest’anno i tirocinanti sono stati tredici. Tra questi molti laureati in medicina, psichiatria, psicologia, fisioterapia, psicomotricità oltre ad alcuni infermieri. Di durata biennale, il master tocca varie regioni d’Italia. In Valle la seconda settimana di master si svolgerà nel mese di settembre.
Quest’anno l’attività si è spostata nella struttura del Circolo ippico San Maurizio con sede a Borgofranco d’Ivrea, poiché la nuova struttura che ospiterà la riabilitazione equestre in Valle è in fase di ultimazione.
“Tutto è andato bene anche se è stato molto più faticoso. Stando fuori sede le difficoltà sono aumentate – ha commentato Giovanna Rabbia Piccolo, presidente dell’AVRES e responsabile nazionale del dipartimento di Riabilitazione equestre della Federazione Italiana Sport Equestri – Nonostante le maggiori difficoltà siamo riusciti tuttavia ad organizzarci al meglio tanto da ricevere i complimenti di docenti e tirocinanti. Desidero ringraziare per questo anche l’Associazione San Maurizio per la disponibilità e il Sindaco di Borgofranco per la concessione della sala consigliare per le lezioni teoriche”.
Proprio per l’esperienza acquisita negli anni e per le sue caratteristiche l’Avres da alcuni anni collabora in convenzione con l’Università di Firenze: “Collaboriamo con l’Università di Firenze, Facoltà di medicina e chirurgia, cattedra di neuropsichiatria infantile – spiega ancora la Piccolo – che organizza un master universitario di primo livello in riabilitazione equestre. Due settimane di questo master, si svolgono in Valle d’Aosta. Sono molti i tirocinanti che scelgono proprio la Valle come luogo per mettere in pratica e verificare le competenze apprese durante il periodo di studio”.
L’AVRES, l’Associazione Valdostana di Riabilitazione Equestre Sportiva attualmente ha in carico 40 ragazzi dai 5/6 anni fino ai 30. Attiva sul nostro territorio da circa 15 anni questa associazione ha messo in sella decine di ragazzi disabili fisici, psichici e sensoriali, alcuni dei quali oggi hanno ottenuto e continuano ad avere risultati a livello nazionale e internazionale. La pratica sportiva, infatti, fa parte del progetto riabilitativo.