Si è conclusa l’udienza preliminare sul giro di “mazzette” per i lavori del post -alluvione in Valle d’Aosta. Le indagini erano cominciate nel 2003 ad opera della guardia di Finanza e coordinate dal sostituto procuratore Luca Ceccanti. Secondo gli inquirenti alcuni imprenditori avevano versato tangenti per circa 400.000 euro ad un funzionario regionale, Luigi Bassignana, per ottenere i lavori di ricostruzione, con la promessa di versarne altre per centinaia di migliaia di euro. Ieri hanno patteggiato la pena: Carlo Marjolet, legale rappresentante della società “Geoservice Srl'” un anno e due mesi), Roberto Puccioni, titolare dell’impresa Cpg (un anno), e l’imprenditore Mario Fiou (11 mesi). Con il rito abbreviato, invece, sono stati condannati Dario Consol, direttore tecnico della società “Piemonte Costruzioni Srl”(e vice sindaco di Issime) a un anno e 4 mesi, e l’imprenditore Antonio Scarano (un anno). Erano tutti accusati di concorso in corruzione aggravata. Prima dell’inizio dell’udienza gli imputati hanno risarcito, in parte o completamente, l’Amministrazione regionale che aveva affidato i lavori. Le posizioni di Luigi Bassignana di St. Pierre, il funzionario che incassò le tangenti e dell’avvocato Andrea Giunti, indagato per riciclaggio, sono state stralciate.