Conoscere la “malattia del secolo” dialogando con gli esperti del settore oncologico. Ieri sera nella sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale si è svolto il secondo appuntamento del ciclo di incontri organizzato dalla Struttura di Oncologia medica dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta. L’incontro, rivolto alla popolazione, ha cercato di rispondere a quelle “mille e una domanda sull’Oncologia”.
Quali fattori favoriscono la malattia?
Ambiente, alimentazione, genetica, età o, più sfortunatamente, il caso. La fascia di età più critica risulta quella compresa tra i cinquantacinque e i sessant’anni. Se sugli ultimi due fattori non è possibile intervenire, sui primi è bene cercare di darsi da fare.
Nella campana Terra dei Fuochi, dove i livelli di inquinamento sono aumentati a causa dei rifiuti tossici, è stato scientificamente dimostrato che alcune forme di tumore sono più frequenti. Situazione che ritroviamo a Taranto nella zona intorno allo stabilimento ILVA, dove in molti casi l’amianto inalato ha portato allo sviluppo di un tumore chiamato mesotelioma.
Rifiuti, amianto, polveri sottili, ma anche inquinamento atmosferico e radiazioni solari. Tanto che in Nuova Zelanda, in corrispondenza del buco dell’ozono, si registrano numerosi casi di tumori cutanei. Per salvaguardare la propria salute pare doveroso prendersi cura dell’ambiente.
Abitudini scontate, ma spesso trascurate, sono alimentazione corretta e regolare attività fisica, capaci di contrastare l’insorgere della malattia. Evitare di condurre una vita sedentaria, non eccedere nel consumo di alcolici e smettere di fumare ricordando che il fumo è responsabile del 30% dei tumori.
Come combattere la malattia?
Per combatterla, bisogna conoscerla. Ed è proprio grazie agli incontri divulgativi che è possibile informarsi in modo corretto contrastando le fake news spesso veicolate dai mass media.
La storia della chemioterapia moderna inizia nel 1950. Per l’approvazione del primo trattamento chemioterapico bisogna aspettare il 2011.
Oggi le “armi” per combattere i tumori sono la chemioterapia, l’immunoterapia e le terapie bersaglio. Trattamenti non privi di effetti collaterali.
Per il futuro è previsto l’utilizzo combinato delle tre terapie oncologiche. Sono infatti in corso degli studi per valutare se l’unione di più trattamenti, già funzionanti singolarmente, sia in grado di potenziare l’azione contro la malattia.
La ricerca clinica
Ricordando che “il medico risponde in primo luogo all’esigenza dei malati” e non a quella delle aziende impegnate nella vendita dei farmaci, Marina Schena, Direttrice della struttura complessa Oncologia ed Ematologia oncologica, ha introdotto le due coordinatrici di ricerca clinica, Cristina Baré e Genny Jocollé. Dal 2008 le due dottoresse gestiscono l’ufficio studi clinici di Aosta. La struttura conduce studi osservazionali e sperimentali al fine di migliorare la conoscenza delle malattie e permettere lo sviluppo di nuovi trattamenti.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti la Dott.ssa Giulia Courthod, il Dott. Angelo Battaglia, la Dott.ssa Cristina Baré e la Dott.ssa Genny Jocollé con la moderazione della Dott.ssa Marina Schena.
Il terzo e ultimo appuntamento, in programma nella serata di giovedì 6 giugno, tratterà di prevenzione, stili di vita, screening e sigaretta elettronica.