È vero, a volte non è una passeggiata stare dietro ai social. Però, la “crossmedialità” è diventata ormai parte integrante di un giornale e del nostro lavoro. Fondamentale, anzi.
Per AostaSera lo è in particolare, dal momento che abbiamo alla base una community che continua a crescere e che segue le notizie – e non solo – passando molto attraverso i nostri canali, al di là del nostro sito web. E se Facebook rimane il “principe” degli accessi e delle interazioni – dove abbiamo ampiamente superato i 60mila follower, erano 57mila nel 2023 – quest’anno provato a “spingere” parecchio anche su Instagram.
“Spingere” nel senso che quella piattaforma abbiamo sperimentato le notizie sotto forma di reel – compresi i nostri dossier –, ma non solo. Lì i follower, intanto, sono diventati oltre 33mila. Lo scorso anno eravamo a 25mila.
Raccontare con i reel
I reel nella nostra pagina sono stati 186 negli ultimi 12 mesi. Ne siamo particolarmente fieri, lo diciamo, anzitutto perché la volontà – e la necessità – è quella di trovare (anche) nuovi modi di raccontare, di interfacciarsi con il pubblico. Ma, soprattutto, perché la stragrande maggioranza di questi prodotti sono realizzati direttamente e interamente da noi. Con le nostre risorse, le nostre forze, il nostro tempo, le nostre competenze e sì, discutendo ampiamente sia sulla forma sia sul loro contenuto.
Una difficoltà che poi è anche una sfida: cercare di far stare in una manciata di secondi una notizia, un fatto, un evento, un avvenimento, un racconto. Cercando di non essere superficiali e di non banalizzare (questione un po’ inevitabile, tempus fugit), e soppesando le parole nel dettaglio. Il che diciamocelo, sui social non è poi un male.
Le visualizzazioni dei nostri reel sono state circa 6 milioni 409mila 700, più meno 34,4mila l’uno. Grossomodo, il numero dei follower (che nel frattempo, mediamente, stanno anche diventando un po’ più giovani). Con due “picchi” ospitati sulla nostra pagina che portano il numero complessivo a 12 milioni 209mila 700 visualizzazioni circa. I reel stanno diventando sempre più un racconto nel racconto, che si lancia e gioca di rimbalzo con il giornale dove – esattamente come in fondo ai nostri articoli – spesso ci siamo noi. De visu, con le nostre facce e le nostre voci.
Sul finire dell’anno scorso, invece, lanciavamo il nostro nuovo canale WhatsApp che al 30 dicembre, dopo un paio di mesi, faceva segnare 676 iscritti. Oggi, un anno dopo, sono raddoppiati. Ma la menzione speciale va a TikTok, che ci ha visti guadagnare quasi 4.000 followers in un anno che – conti alla mano – è stato decisivo, dato che oggi sono 4.399 i profili che ci seguono.
L’altra sfida però è già aperta: non fermarsi a ciò che sappiamo fare e a ciò che abbiamo visto funzionare. Sperimenteremo ancora, sbaglieremo, e cercheremo di capire sempre meglio il mondo social. Perché il suo “racconto” è ormai parte integrante del nostro lavoro, sì, ma anche delle nostre vite. Per fortuna o portroppo.