Pellegrino e Graz da batticuore: quarti per pochi centesimi nella team sprint mondiale

I due azzurri lottano come dei leoni fino alla fine. Vince ancora la Norvegia, oro femminile alla Svezia, con Cassol-Ganz brillanti quinte.
Pellegrino team sprint mondiali Trondheim
Sport

Sfuma nei metri finali la medaglia per la coppia Federico Pellegrino e Davide Graz nella team sprint in tecnica classica dei Mondiali di Trondheim. Dopo il ritorno a casa di Elia Barp per problemi fisici, con cui il valdostano aveva disputato la gara di Cogne, Graz si è dimostrato un’ottima pedina, capace di tenere testa ai più forti.

“Fa male, credevo molto in questa gara”, ha detto Pellegrino. Dovevo cercare di essere più veloce alla fine: è stato positivo essere lì a lottare, ma Anger è più veloce. Sapevo che Davide avrebbe fatto bene, ha dimostrato di essere pronto per questa gara. Mi spiace non sia arrivata la medaglia, ma avrà tantissime altre occasioni”.

Prima parte di gara molto tattica, con la Norvegia davanti ma tutti gli inseguitori compatti pochi secondi dietro. Talmente compatti che i contatti e le scaramucce non si contano. Nella terza frazione Valnes tenta di allungare, ma Graz tiene e dà il penultimo cambio a Pellegrino in terza piazza. Norvegia a parte, per le medaglie sono 6 le squadre in lotta nell’ultima frazione, con Graz bravissimo a tenere il gruppo di testa. Nell’ultimo giro partono i fuochi d’artificio: Klaebo domina, poi Vuorinen, Pellegrino e Anger si marcano strettissimi, con l’azzurro in rimonta sui finnici. Nell’ultima curva il valdostano ha una piccola incertezza, poi nel rettilineo finale la spuntano gli scandinavi, con Finlandia (Hakola-Vuorinen) argento al photofinish e Svezia (Svensson-Anger) bronzo, con l’Italia a 29 centesimi dalla medaglia.

Qui i risultati.

Cassol-Ganz brillanti nella team sprint dei Mondiali di Trondheim

Federica Cassol Pentaphoto
Federica Cassol Pentaphoto

Federica Cassol e Caterina Ganz ottengono un brillante quinto posto nella team sprint in classico dei Mondiali di Trondheim, dopo essere state sorprendenti in qualifica, con il miglior tempo globale a 7’53”89, frutto del 3’52”53 di Cassol (secondo miglior tempo) e del 4’01”36 di Ganz (sesta).

Una straripante Sundling ha deciso di tenere un ritmo forsennato fin dalla prima frazione, creando il vuoto con un gruppetto di testa davanti ed un gruppo di inseguitori, tra cui l’Italia. Ganz dà il primo cambio a Cassol in nona posizione, poi la valdostana riesce a rimontare due squadre raggiungendo Germania e Cechia. Nel suo secondo giro Cassol supera le due dirette avversarie, con cui la lotta si fa vivace. Nell’ultimo giro Cassol riesce addirittura a raggiungere e superare la norvegese Skistad, regalando all’Italia un prestigioso quinto posto. L’oro va ad una dominante Svezia (Sundling-Dahlqvist, 20’51”63), argento agli Stati Uniti a 2”90 (Diggins-Kern), poi la Svizzera (Weber-Faendrich) trova un insperato bronzo con il sorpasso di Faendrich sulla Finlandia negli ultimi metri.

Qui i risultati.

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