Immenso Federico Pellegrino. Già ieri il poliziotto di Nus, in quel di Oberhof, aveva fatto capire che lo stato di forma stava tornando, lasciandosi alle spalle un periodo complicato a livello fisico e di risultati.
“Missione compiuta”, verrebbe da dire, nella staffetta di oggi – sempre in terra tedesca -, nella quale l’Italia, nella sesta tappa della Coppa del Mondo di sci di fondo, chiude con un ottimo secondo posto alle spalle della sola – e solita – Norvegia con il team Italia 1 formato da Dietmar Noeckler, Elia Barp, Simone Daprà e Federico Pellegrino.
Gara in pratica sempre con una decina di nazioni nel gruppo di testa a dettare il ritmo e, al cambio dell’ultimo frazionista, nove squadre sono ancora il lizza per la lotta per il podio. Italia 1 ha schierato nelle frazioni in tecnica classica Noeckler e Barp; in terza, la prima in skating, Simone Daprà che lascia il testimone a Federico Pellegrino (Fiamme Oro).
Il poliziotto valdostano è sempre nelle primissime posizioni e, nell’ultima salita, è protagonista con i due norvegesi dell’allungo decisivo. Sul rettilineo d’arrivo a giocarsi la prima posizione sono Johannes Hoesflot Klaebo, che chiude con il tempo complessivo di 1h 13’39”2, a precedere di 1/10 Pellegrino (1h 13’38”3) e, di 8/10, il connazionale Mattis Stenshagen (1h 13’40”0). Quarto Simone Mocellini (1’13”40”8), con un ritardo di 1”6.
Il secondo quartetto azzurro era formato da Giandomenico Salvadori, Alessandro Chiocchetti, Davide Graz e Simone Mocellini.
Per la Nazionale è il secondo podio stagionale dopo il terzo posto conquistato ad inizio del mese proprio da Pellegrino nella sprint in tecnica libera di Davos, gara del Tour de Ski.