Non riesce la rimonta – quasi insperata – a Federica Brignone che, dopo il settimo posto nella prima manche del gigante mondiale di Are, si ferma al quinto posto dopo una seconda manche positiva, in cui ha sbagliato poco ed in cui, con 1’00”98, ha fatto registrare il quinto tempo di manche.
La valdostana ha chiuso con il tempo totale di 2’02”84, a circa mezzo secondo dal bronzo. L’oro iridato è andato alla slovacca Petra Vlhova in 2’01”97, seguita a 14 centesimi da Viktoria Rebensburg (leader della prima manche) e a 38 da Mikaela Shiffrin.
La prima manche aveva fatto parecchia selezione, lasciando aperto il discorso medaglia a sole sette atlete, tra cui, appunto, Brignone. La seconda manche, iniziata con un quarto d’ora di ritardo a causa della chiusura della funivia per il solito forte vento, è stata invece più equilibrata per quanto riguarda le condizioni della pista.
Il mondiale della valdostana, però, non finisce qui: sabato mattina, infatti, Brignone sarà in pista tra i pali stretti dello slalom.
Amareggiata la valdostana: “Con la luce dei riflettori vedevamo tutti allo stesso modo nella seconda manche, ma non ho voglia di cercare scuse. Sono partita per crederci nonostante il mio distacco, sono andata giù a tutta dalla prima porta all’ultima, forse ho perso tre spinte, tutto il resto le ho davvero tirate. Penso di aver fatto una grande manche, il problema è il gap che ho preso nella prima anche per la visibilità, le quattro che ho davanti a me erano l’1, il 2, il 3 e il 4 e avevano il sole nella prima manche. Mi dispiace perché sto sciando bene, secondo me ero molto competitiva, mi sentivo in fiducia e vado via da questo Mondiale con zero medaglie, ma con buone sensazioni”.
