Mi è capitato di ricevere in dono una testa di lattuga dalle dimensioni spropositate: che fare di tutta quell’insalata? Mangiarla in insalata* è certo l’idea che di primo acchito balena tra i neuroni ma non si può mica mangiare solo insalata. Ho deciso quindi di farne una vellutata, da consumare come primo piatto, sia caldo che freddo, con degli ottimi crostini casalinghi al rosmarino.
*Apro una piccola parentesi per ricordarvi che siamo noi moderni a chiamare l’insalata così, poiché abbiamo deciso che l’elemento di spicco sia il sale mentre, ad esempio, gli antichi romani la chiamano acetaia, più propensi quali erano ad accettare i gusti forti!
Ingredienti per 4 persone
1 Kg di lattuga
2 cipolle rosse di Tropea
2 cucchiai di capperi dissalati
6 filetti di acciuga sott’olio
12 litro di acqua
4 fette di pane casereccio
3 rametti di rosmarino
2 foglie di alloro
20 gr di prezzemolo tritato
olio evo, burro, sale e pep nero
Inizierete col mondare l’insalata foglia a foglia, mettendola poi a bagno in acqua e bicarbonato di sodio e sciacquandola, per 3-4 volte sotto acqua corrente fresca.
Sbuccerete le cipolle e le taglierete finemente; in una pentola dai bordi alti metterete a scaldare 3 cucchiai di olio evo e 20 gr di burro a fuoco lento. Quando il burro sarà sciolto aggiungerete la. cipolla tritata, i filetti di acciuga e i capperi e lascerete andare a fuoco basso per 5-6 minuti. L’importante è che la cipolla non colori ma assuma un aspetto traslucido.
Taglierete a strisce la foglie di insalata quindi le aggiungerete in pentola e le lascerete stufare per 5 minuti, rimestandole un paio di volte.
Ora sarà il momento di aggiungere l’acqua e lasciar cuocere per circa 15-20 minuti.
Una volta cotta, la vellutata andrà frullata con minipimer e passata al chinois per eliminare la fastidiosa fibra residua dell’ortaggio.
Taglierete le fette di pane a cubetti di circa 2 centimetri di lato, li metterete in padella antiaderente e li cospargerete di olio evo, accenderete il fuoco vivace e li farete colorare, insieme alle foglie di alloro spezzate, sino a che assumano un aspetto dorato; sarà quello il tempo di aggiungerete un trito di rosmarino, in modo che l’erba aromatica non abbia a bruciarsi.
Il prezzemolo tritato servirà come decorazione insieme ad un filo di olio evo ed ai crostini.
Buona sia calda che tiepida che fredda, questa vellutata aprirà i vostri pranzi estivi freschi e colorati!
Buon fine settimana e ricordate sempre che il cibo è vita quindi meglio sai buono!