Laura Poletti: l’amore per il pane diventa un’azienda “dal campo alla tavola”

Dai primi impasti nel tinello di casa, alla nascita di una biopanetteria a Rumiod: la storia di Laura e Gianfranco e la loro passione per il pane biologico e per la coltivazione dei cereali in montagna.
Laura Poletti e Gianfranco Perrotta
Le aziende di Coldiretti

E’ una passione autentica per il pane, nata e cresciuta negli anni, quella di Laura Poletti e del suo compagno Gianfranco. Non un pane comune, ma un prodotto biologico, curato in tutte le fasi di preparazione a partire dall’uso di cereali, soprattutto segale e frumento, coltivati a Vetan e dietro l’azienda agricola a Rumiod di Saint-Pierre. E’ una passione che nasce, principalmente, dalla voglia di mangiare sano e naturale, di scoprire e conoscere da vicino il mondo dell’alimentazione biologica. “Siamo stati anche in Germania e in Francia perché allora, stiamo parlando di 30 anni fa, in Italia di bio si sapeva poco e niente” ci racconta Laura. “In Valle di fatto non trovavamo neanche i prodotti e le farine, siamo dovuti andare spesso a rifornirci in Svizzera o a Torino”.

Così Laura e Gianfranco iniziano a impastare nel tinello della loro cucina. “Volevamo fare il pane per noi. A forza di cuocere e di sfornare abbiamo fatto saltare il forno di casa” aggiunge sorridendo Nessuno dei due ha una formazione specifica o esperienze precedenti in agricoltura, ma, grazie ad una grande passione comune e a un bel po’ di determinazione provano e sperimentano arrivando a sfornare un prodotto che piace e incontra il favore in primis dai famigliari e poi dagli amici.

Grazie al passaparola la rete dei “clienti” si allarga a dismisura, il forno di casa non è più sufficiente, Laura e Gianfranco si spostano nei piccoli forni a legna di alcuni villaggi prima, nel grande forno di Ussel dopo. “Facevamo un lavoro immane una volta alla settimana: dall’accensione del forno al recupero dell’acqua, dalla macinatura dei cereali alla distribuzione alle persone che venivano a prenderselo a casa nostra”.

Già allora la coppia tra mille difficoltà preparava quatto o cinque tipi di pane, tutti con lievito madre. “La nostra vita è molto cambiata da quando abbiamo aperto l’azienda agricola e ancora di più da quando abbiamo costruito la sede della biopanetteria qui a Rumiod, ma il prodotto è rimasto di fatto lo stesso di allora” spiega Gianfranco.

Da hobby, seppur impegnativo, la panificazione diventa l’attività quotidiana e lavorativa di Laura e Gianfranco che dapprima aprono un laboratorio a Montan di Sarre con annessa rivendita e, 18 anni dopo, decidono di abbracciare, in tutto e per tutto, il mondo dell’agricoltura scegliendo di coltivare i cereali, lasciare la città e investire sulla costruzione di una biopanetteria.

“Volevamo un posto pulito, fuori dal traffico e dal trambusto, ma nello stesso tempo non troppo distante dalla città per rifornire i negozi con cui abbiamo iniziato a collaborare, lo Pan Ner e Cidac prima di tutti”. Trovano così, dopo alcuni tentativi, un terreno, soleggiato e ben esposto nella collina di Saint-Pierre. “Ci siamo convinti anche perché i campi qui sono in mezzo ai boschi” spiega Laura. Ora coltivano 8 ettari prevalentemente a segale, tra Rumiod e Vetan. La biopanetteria è un edificio sostenibile a consumo quasi zero al cui interno trova spazio un grande forno a legna, ma anche il mulino per la macinazione dei cereali.

Si può dire così che dal 2012 il sogno della coppia è diventato realtà: Laura e Gianfranco portano avanti un’azienda agricola cerealicola, che riesce ad avere al suo interno tutta la filiera del pane, “dal campo alla tavola”. “Quest’anno abbiamo vinto il Premio Roma per il pane 100% segale per quello integrale di grano tenero, su oltre trecento aziende che hanno presentato e candidato i loro prodotti”.

Sono i riconoscimenti come questo che fanno dire a Laura e Gianfranco che “ne valeva la pena” nonostante orari impegnativi e il lavoro continuativo. Laura Poletti è una delle aziende agricole da sempre presenti allo Tsaven, l’agrimercato di Campagna Amica promosso da Coldiretti. “Tra le grandi soddisfazioni del nostro lavoro c’è anche quella di constatare direttamente, soprattutto nei mercatini e negli agrimercati, come le persone apprezzino il nostro prodotto e tornino per cercarlo”.

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