Eve Verta: le Acque verdi di Saint-Marcel

Nel comune di Saint-Marcel esiste un luogo che ha del magico e fiabesco. Un evento naturale che colora in modo incredibile tutto ciò che incontra: le cosiddette Acque verdi. La particolarità di questo luogo è che le acque che sgorgano dalla sorgente contengono particelle di idrowoodwardite, che depositandosi su rocce, legni, muschi e foglie del letto su cui scorrono, colorano tutto di un intenso verde-turchese.

Lasciando la macchina in località  Plout, celebre per il suo santuario, seguendo le indicazioni si può prendere la poderale che porta direttamente a destinazione con una salita abbastanza ripida per circa un’ora e mezza.

Noi invece vi proponiamo un itinerario alternativo, un giro ad anello alla scoperta di questo fantastico territorio e dei suoi angoli più nascosti.

Sempre partendo da Plout, si imbocca il sentiero che sale da dietro il santuario, il numero 3, un’antica mulattiera attraverso un bosco di antichi e maestosi castagni. Dopo solo 15 minuti si arriva alla stupenda frazione di Seissogne, ricca di storia e angoli da scoprire come  il suo mulino, il vecchio forno e le case ancora oggi segnate, con i resti delle macine rotte, dal lavoro svolto nella galleria San Giacomo delle Miniere di Servette.

Proseguendo per il nostro sentiero, si continua tra i pascoli sopra la frazione per un sentiero ripido e piastrellato, usato in passato per portare a valle materiale dalle Miniere con utilizzo di slitte di legno. Circa dopo un’ora si arriva ad un bivio dove, prendendo verso destra il sentiero 3A in direzione di Fontillon, la pendenza diventa decisamente più dolce, e il bosco che si attraversa è uno stupendo Lariceto. Il sentiero ci conduce proprio ai piedi del sito Minerario di Servette. Visitando le gallerie da poco sottoposte ad uno splendido lavoro di recupero, si trovano sulle pareti i primi segni di malachite, ossidazione simile a quella che ritroveremo successivamente nella zona delle Acque verdi. Questo passaggio risulta fondamentale per capire a pieno il complesso di minerali e rocce che ci seguirà per il resto della giornata.

Dopo una meritata sosta, essendo arrivati al punto più alto del nostro itinerario, si inizia a scendere seguendo la poderale che si immette nel Vallone di Saint-Marcel; dopo solo un centinaio di metri, al bivio, si scende sulla destra per quella che viene chiamata la strada Cavour, un’antica strada tutta a tornanti, completamente ricoperta da scorie di fusione, usata dai minatori per collegare, all’interno del sito minerario, Servette a Chuc. La discesa è stupenda e passa attraverso un bosco fresco e umido, ricco di suggestivi controluce, colori e profumi che regalano un’atmosfera da fiaba. Questo bosco incantato ci porta così alla nostra meta: un piccolo torrente di acqua color turchese intenso  che esce da una sorgente nascosta tra le rocce, e colora al suo passaggio tutto ciò che incontra depositando i minerali in sospensione al suo interno. Un paesaggio davvero magico, che ci stupisce per la bellezza di una natura che supera sempre la nostra immaginazione.

Sulla via del ritorno, la strada che resta è tutta in discesa e costeggia il torrente in modo deciso senza tornanti. Serve circa un'altra ora per tornare al punto di partenza, il piazzale di Plout, dove dopo questa fatica non rimane altro che regalarsi una meritata merenda alla nuova Locanda del Viandante, nella piccola frazione di Enchasaz posta dietro il Santuario.

Date previste: tutto l’anno

Durata: giornata intera (pranzo al sacco)

Dislivello: 850 m circa; età minima 10 anni

Tempo di percorrenza: 5 h circa

Info e prenotazioni:

info@percorsialpini.com

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