Giro in bici autunnale nel vallone di Saint-Barthélemy

Le belle giornate di ottobre sono ideali per itinerari facili e non troppo in quota: eccone uno proposto da Percorsi Alpini.
Raid ciclistico autunnale nel vallone di Saint-Barthélemy
Montagna e dintorni

Con l’autunno le pedalate in montagna acquistano un sapore speciale perché si percepisce, dalle temperature e dai colori che ci circondano, che presto l’attività dovrà essere momentaneamente sospesa. Per questo la voglia di pedalare è ancora più forte e le belle giornate di ottobre sono ideali per itinerari facili e non troppo in quota.

La proposta ciclistica di questo mese fa tappa nella magnifica valle di Saint-Barthélemy sopra Nus, zona molto nota e battuta grazie alla presenza del rifugio alpino Magià, al termine di una bella strada poderale, da cui il nostro itinerario si discosta in larga parte.

Lasciate l’auto presso il bivio sul tornante della strada regionale poco dopo la frazione Les Fabriques e dirigetevi lungo la strada asfaltata che si inoltra nel vallone. Dopo aver percorso circa 2 km su asfalto prendete il bivio sulla sinistra e imboccate una strada in discesa che porta alla frazione Fontaine. Superate le case ci si trova a pedalare senza gran fatica in un contesto naturale piacevole e quieto. In questa stagione si è colpiti al cuore dai colori autunnali: il verde pian piano cede a sfumature gialle, rosse, arancioni, marroni. Succede perché le piante si preparano al riposo vegetativo producendo sempre meno clorofilla (pigmento responsabile del colore verde) cosicché possono affiorare altri pigmenti come il carotene e in seguito anche l’antocianina a cui si devono le tinte, gialle, arancioni e infine rosse.

Poco prima del tornante si consiglia una sosta per ammirare, sulla sinistra orografica del torrente Saint-Barthélemy, un antico forno a calce che si raggiunge agevolmente superando il ponte e addentrandosi per pochi metri nel bosco.

Gli edifici in pietra erano spesso rifiniti a calce per isolare meglio i locali e dare maggiore robustezza. La calce veniva prodotta a partire da rocce calcaree locali cotte in appositi forni dalla forma cilindrica, scavati nel terreno e rivestiti in pietra. Le alte temperature, protratte per più giorni, permettevano la separazione del calcare delle rocce in anidride carbonica e ossido di calcio, la calce viva. Questa unita ad acqua e sabbia diventava una malta eccellente, capace di rendere solidissime le costruzioni in pietra ancora oggi visibili.

Risaliti in sella seguite l’andamento della strada poderale e, in corrispondenza del secondo tornante, mantenete la destra per continuare a salire nel vallone. L’itinerario si sviluppa per alcuni chilometri in ambienti che alternano bosco a pascolo. Superato l’alpeggio di Cayoux, che si trova sulla sinistra un po’ più in basso rispetto alla strada, al bivio mantenete la sinistra per imboccare la poderale che costeggia il torrente. Dopo un tratto ancora alberato si sbuca sui pianori dell’alpe Champ Plaisant. Al bivio prendete a sinistra la strada in salita che conduce all’omonimo alpeggio (1906 m) e superate le case continuate a salire fino a raggiungere la strada poderale proveniente da Porliod. Di qui il tracciato diviene praticamente pianeggiante e si sviluppa morbidamente attraversando i bei pascoli degli alpeggi Vayoux e Servaz dove è ubicato il Rifugio Magià.

Dopo una meritata sosta salite nuovamente in sella per rientrare lungo la via classica fino alla frazione di Porliod. Lungo il rientro non mancate di soffermarvi sugli scorci si aprono davanti a voi e vi faranno sentire come immersi in un quadro, ricco di dettagli e particolari, fra cui piccoli gruppi di edifici rurali, che testimoniano una dimensione pastorale antica ed ancora viva.

Da Porliod, per rientrare all’auto, seguite la strada principale che si snoda tra le pittoresche frazioni alte di Saint-Barthémy per giungere prima al capoluogo e poi al vostro punto di partenza.

Percorsi Alpini propone questa escursione in sella a biciclette a pedalata assistita su prenotazione nel periodo di ottobre 2018.

Livello di difficoltà: TC (ciclo-escursionistico)
Tempo di percorrenza: Giornata intera soste incluse.
Info e prenotazioni   344 293 4602
www.percorsialpini.com – info@percorsialpini.com

0 risposte

  1. Fermo restando che sono da condividere le proposte che si occupano anche delle cosiddette “località minori”, lo scritto pubblicato soffre di una certa approssimazione… Nell’ordine:
    – la valle di Saint-Barthélemy è nota ed apprezzata da molto prima che fosse aperto il Rifugio Magià; tra i tanti atout, ci limiteremo a citare l’Oratorio di Cunéy (costruzione originale: 1656) ed il prospiciente Rifugio (inaugurazione del primo allestimento: 19 settembre 1982).
    – per andare al villaggio Fontaine (o Fontane, oppure Fontàen? Ah, saperlo!) si prende il bivio verso DESTRA;
    – il forno a calce è visibile dalla strada, come evidenziato dal cartello dedicato: per osservarlo da vicino quindi non serve proprio addentrarsi in nessun bosco ; tra l’altro, a pochi metri sulla sinistra sono presenti anche i muri perimetrali del Molino di Praz, che compare nei documenti sin dal 1480, ed è oggetto di una valorizzazione in itinere (in loco, è possibile leggere una dettagliata descrizione relativa alla lavorazione della calce);
    – al secondo tornante, è meglio mantenere la SINISTRA, sennò vi ritrovate su una pista – piuttosto ripida, vorremmo vedere all’opera un ciclista senza batteria… – che vi conduce al Plan Perrére;
    – dopo essersi rifocillati: via classica di che?

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