La Valle d’Aosta rimane in zona rossa, fanalino di coda tra le regioni italiane per incidenza di nuovi casi positivi (286 casi settimanali per 100.000 abitanti) e penultimi per stima di Rt (1,27 contro gli 1,31 della Sardegna); secondo il report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornato al 14 aprile scorso, rimangono sopra l’uno soltanto la Basilicata (1,12), la Sicilia (1,09), la Campania (1,02) e la Liguria (1,02).
In Valle i dati aggiornati a ieri confermano comunque una riduzione dei nuovi casi positivi, un lieve rallentamento dei ricoveri ordinari, una riduzione di quelli in Terapia Intensiva ed un’incidenza di decessi settimanali inferiore alla media nazionale (dati quotidiani della Protezione Civile).
La campagna vaccinale procede regolarmente con l’86% di dosi somministrate tra quelle consegnate secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali ad oggi 17 aprile. Alla data di ieri risulta vaccinato con due dosi il 7% e con una sola dose il 12% della popolazione valdostana (in Italia siamo al 7 e 10%), mentre la percentuale di over 80 che ha ricevuto due dosi vaccinali ha raggiunto il 38% (in Italia il 46%) e quella che ne ha ricevuta una sola il 33% (in Italia il 31%).
Rimangono ancora 2707 anziani che devono ancora iniziare il calendario vaccinale, pari al 28%.
Vorrei poter monitorizzare anche la campagna vaccinale dei soggetti fragili e dei loro caregiver, ma purtroppo non posseggo nessuna fonte dati al riguardo, come peraltro per le molte altre lacune dei dati ufficiali.