Al via la campagna di Pays d’Aoste Souverain. “Usciamo dallo schema che senza Roma non ce la facciamo”

Alla visione indipendentista si affiancano altri progetti "da realizzare subito" come: la zona franca, la riduzione a 25 del numero di consiglieri regionali fino all'aumento dell'autonomia dei comuni.
Presentazione Pas
Elezioni Regionali Valle D’Aosta 2020

“Libres c’est possible!” o per dirla con le parole di Philippe Milleret “è il momento di puntare i piedi e spaccare le catene”. Pays d’Aoste Souverain scende in campo per le elezioni regionali, con l’obiettivo ultimo di portare la Valle d’Aosta all’indipendenza.

“Per qualcuno potrebbe essere un’utopia, ma a noi l’utopia piace” dice Milleret spiegando come il progetto del movimento, va però distinto dal programma. “Quello che si vuole realizzare forse non subito, e quello che si può fare subito ”. Quest’ultimi sono riassunti nei dieci punti del programma, stampato in tre lingue, (francese, italiano e patois): si va dalla dalla zona franca – “lo Stato italiano non rispetta la costituzione” – , alla riduzione a 25 del numero di consiglieri regionali, con l’introduzione di un numero di collegi uninominali sul territorio, all’aumento degli stipendi ai sindaci ma anche ad una maggiore autonomia per i comuni nelle scelte legislative ed economiche, fino allo sviluppo di servizi nelle valli laterali o ancora a bonus specifici di 3 Kwh del consumo in bolletta della corrente, per i residenti e proporzionali per le attività economiche produttive con sede in Valle d’Aosta. 

“Quello che ci distingue dagli altri partiti autonomisti è il discorso dell’autogoverno – ricorda Milleret – Crediamo in una Valle d’Aosta libera, inserita in un contesto di popoli liberi e federati”.

Principio dell’autodeterminazione che Pays d’Aoste Souverain spera di portare avanti a Roma, con i due rappresentanti valdostani –speriamo abbiano più grinta di quelli attuali” – , e a Bruxelles “dove abbiamo già degli accordi con partiti nazionalisti corsi e baschi”.

“Uno spiraglio nel contesto internazionale c’è. – evidenzia Christian Sarteur – “Abbiamo delle basi legali sui cui procedere, facciamo in modo che il sogno indipendentista si realizzi”. Nel frattempo, aggiunge, Milleret “aspettiamo il collasso della Stato italiano, che è sotto gli occhi di tutti, e iniziamo a prepararci, uscendo dallo schema che senza Roma non ce la facciamo. Cerchiamo di essere padroni a casa nostra, sempre nel rispetto dei nostri vicini di casa.”

A sostenere la battaglia del Movimento “25 amici”, non solo ex arpitani o i fondatori del movimento indipendentista, ma anche “persone che da poco hanno conosciuto questa realtà – spiega il Presidente Michel Alexandre Perret – e si sono appassionate a questo progetto e a questa nuova visione che vuole coinvolgere tutti quelli che amano la Valle d’Aosta”.

In caso di elezione di propri rappresentanti in Consiglio Valle, Pas ha le idee chiare: “Mai alleanze con i partiti nazionali, noi non sosterremo un sistema italiano”.

I candidati

Daniela Amato esperta in amministrazione del personale e consulenza del lavoro, Tiziana  Challancin impiegata della pubblica amministrazione, Denise Clos casalinga, Marco Collomb tecnico della differenziazione, Miriam Ferrando, operatore socio sanitario, Luigi Fosson albergatore in arte Arte Luis De Jariot, Natascia Franco parrucchiera, Roger Georgy impiegato della pubblica amministrazione, Elisa Morgana Glarey mamma, Monica Grassi cameriera di sala, Enrico Grossi Credit & Risk Officer, Alessio Lodi tecnico sanitario di radiologia, Paolo Louvin ingegnere e ristoratore, Lorenzo Luparia geometra, Giulia Maiuri imprenditrice, Neto Joao Manganelli avvocato praticante in Brasile, Giulia Martinengo archeologa, Philippe Emilio Milleret imprenditore e cantautore, François Marie Peaquin architetto, Mauro Perruquet addetto agli impianti da sci, Christian Sarteur geometra, Riccardo Taraglio professore di filosofia e scienze umane, Henry Delfino Truchet tour leader, Melanie Vuillermoz mamma, Guido Zublena attività imprenditoriale nel settore turistico.

0 risposte

  1. La novità politica in questa specie di assemblaggio ormai putrescente, consiste nella nascita di partiti e movimenti che sostengono l’Autonomia ancor quando l’Indipendenza dei propri territori dichiarandosi di non appartenere alla partitocrazia corrotta e del malaffare italiana. Nuova interessante prospettiva politica tutta da verificare nei numeri post elezioni.

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