L’accumulo di neve sui ghiacciai valdostani tra i più bassi degli ultimi anni
A confermare la scarsità di precipitazioni sono i dati forniti da Arpa sulle misure di accumulo nevoso effettuate sul ghiacciaio del Timorion al ghiacciaio del Rutor.
Come vivono i cambiamenti climatici le foreste valdostane? Uno studio Arpa cerca risposte
Lo studio – pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Research Letters – mostra come il larice sia sì resistente agli estremi climatici ma non quando questi avvengano nei periodi più delicati dello sviluppo stagionale. Fattore che può ridurne l’accrescimento legnoso del 20% anche a 2000 metri di quota.
A febbraio la qualità dell’aria in Valle è migliorata
Nel suo report l’Arpa Valle d’Aosta spiega che la qualità dell’aria nel mese di scorso “è stata complessivamente buona”. Le temperature miti e l’assenza di precipitazioni sono state compensate da diversi giorni nei quali il vento ha “ripulito” l’aria abbassando i valori di concentrazione degli inquinanti.
Molto sole e poco vento, a gennaio si alzano i valori delle polveri sottili
In questo mese – spiega Arpa VdA -, per otto giorni a Pont-Saint-Martin e uno ad Aosta è stato superato il limite giornaliero di Pm10 di 50 µg/m³. Dalla serata di ieri, 27 gennaio, il Föhn ha però iniziato a “ripulire” l’aria della regione, con una riduzione degli inquinanti.
I cambiamenti climatici? Necessario prepararsi alla difesa ma anche all’adattamento
Il dato è emerso durante la presentazione di due studi condotti da Arpa, Fondazione CIMA, Fondazione Montagna Sicura e dal Dipartimento Ambiente della Regione. In prospettiva futura, si vedrà una Valle d’Aosta divisa in due per le precipitazioni, mentre preoccupano i ghiacciai: ogni anno sparisce l’equivalente del centro di Aosta.
“Alla scoperta di Arpa”, l’ultima puntata dedicata all’”acqua sotto i nostri piedi”
Ospiti della puntata saranno Pietro Capodaglio e Alessandra Romani moderati dal giornalista Christian Diemoz.
Torna la campagna Arpa “Che aria respiri?”
Inizialmente dedicata alle Associazioni di tutela della Salute e dell’Ambiente, la campagna torna a rivolgersi ai cittadini, invitati ad utilizzare gli Airbeam 2 dal 15 novembre al 15 dicembre per “carpire” la qualità dell’aria che si respira ogni giorno.
Anche in Valle d’Aosta le particelle inquinanti influenzano il clima
A dimostrarlo uno studio condotto da Gabriele Fasano e Henri Diémoz di Arpa Valle d’Aosta. La presenza di particelle inquinanti – il particolato atmosferico – può causare un surriscaldamento dell’atmosfera che in alcuni casi è pari o superiore a 1° C.
Uno studio, che ha coinvolto anche Arpa, scopre i fattori principali del comportamento degli ecosistemi
Lo studio, pubblicato sulla rivista “Nature”, ha identificato tre fattori chiave del comportamento degli ecosistemi: la massima capacità di assimilare CO2 dall’atmosfera attraverso la fotosintesi, l’efficienza d’uso dell’acqua, e quella del carbonio per produrre biomassa.
I cambiamenti climatici e le montagne più verdi, uno studio Arpa cerca di far luce sul fenomeno
La maggior parte degli ecosistemi sopra il limite della foresta – scrive Arpa in una nota – ha mostrato negli ultimi 20 anni una forte tendenza al rinverdimento, soprattutto in alcune aree delle Alpi, i cosiddetti “greening hotspots”. A livello regionale il fenomeno è particolarmente forte nella zona dell’alta valle.
Qualità dell’aria in Valle d’Aosta: l’Arpa racconta l’impatto della pandemia attraverso uno studio
Che aria respiriamo, com’è cambiata la situazione durante i periodi di chiusura e qual è l’impatto delle diverse sorgenti emissive che hanno un’influenza maggiore sull’aria che respiriamo. Queste sono le domande alle quali il nuovo studio condotto da Arpa Valle d’Aosta ha cercato una risposta.
Arpa Valle d’Aosta collabora al progetto TraceRadon
L’iniziativa riunisce diversi ambiti – atmosfera, cambiamenti climatici e radiazione ambientale – sotto il “cappello” dell’Associazione Europea degli Istituti Nazionali di Metrologia. L’obiettivo è quello di raggiungere misure affidabili di basse concentrazioni di radon atmosferico e dal suolo.
Nel 2020 la qualità dell’aria valdostana è stata ottima. L’unica criticità arriva dall’ozono
L’anno pandemico – scrive l’Arpa – non ha visto scendere i livelli la polveri sottili, mentre NO2, benzo(a)pirene e metalli pesanti sono rimasti sempre sotto soglia. Diverso il discorso per l’ozono, il cui valore obiettivo è stato superato in tutti i siti di rilevamento.
“Che aria respiri?”, Arpa lancia una campagna a misura di cittadino
Dopo l’iniziativa del settembre 2020, Arpa ripropone la campagna estendendola però a tutti i cittadini attraverso l’impiego degli “Airbeam”, microsensori portatili di polveri fini che saranno utilizzati dai partecipanti per due settimane, dal 7 al 21 giugno.
Ambiente, secondo Arpa le acque sotterranee della piana di Aosta sono di scarsa qualità
A renderlo noto, nel suo monitoraggio, è l’Agenzia stessa. Nessun problema a livello quantitativo, a livello qualitativo è stata invece riscontrata una contaminazione da CromoVI che non riguarda però la zona urbana di Aosta e i pozzi ad uso idropotabile comunali.
Ambiente, al via al Villair di Quart un anno di monitoraggio della qualità dell’aria
Il Comune ha avviato, assieme ad Arpa, una campagna di misurazione della qualità dell’aria attraverso il laboratorio mobile. La zona è stata scelta per la sua lontananza dalle principali vie di traffico e dall’industria, ma anche per studiare le fonti emissive diffuse tipiche di un abitato suburbano.