Sono stati oltre 120 i milioni di euro spesi dai valdostani nel gioco d'azzardo legale nel 2017, il 68% dei quali attraverso “macchinette” e slot. A spiegarlo un dossier dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Quart guida la classifica dei comuni con 4mila 070 euro spesi pro capite.
L'iniziativa anticipa i termini di entrata in vigore del rispetto delle distanze di 500 m, dei locali in cui è consentito il gioco d'azzardo, dai luoghi sensibili.
I rappresentanti dei commercianti sono critici rispetto alla proposta di Uv e Uvp di vietare slot e macchinette nei bar. Il Presidente Dominidiato: "possibili risvolti occupazionali negativi". E chiede un tavolo di confronto per regole condivise.
La proposta è stata formulata dai gruppi consiliari di Lega, M5s, Mouv', Impegno Civico e Alpe che chiedono già dal 2019 l'applicazione della distanza minima di 500 metri delle macchinette di scuole e strutture "sensibili".
Con voto unanime, infatti, il Consiglio comunale ha approvato il Regolamento sulle sale giochi e sugli apparecchi elettronici che prevede orari ridotti e 500 metri di distanza da luoghi sensibili e residenziali. Cheney: "Scelta politica".
"Ho avuto modo più volte di ribadire - spiega il Presidente della III Commissione - che avremmo sospeso l’applicazione della riduzione di un’ora in attesa che il Celva adottasse la bozza di regolamento-tipo a cui sta lavorando".
Così scrivono Arci, Aosta Iacta Est, Libera, Legambiente, "Mi Ripiglio" e Valle Virtuosa criticando la decisione, presa ieri in I^ Commissione, di sospendere la riduzione oraria che il regolamento contro l'azzardopatia del Comune prevedeva per il 2018.
Il regolamento approvato lo scorso aprile dal Comune prevedeva, per quest'anno, la riduzione di un'ora rispetto alle 11 di accensione degli apparecchi, "stoppata" dalla richiesta del Celva per adeguare le regole ai comuni limitrofi. Ma in aula è polemica.
il Sindaco di Charvensod Ronny Borbey - spiega Centoz - ha incontrato l'Assessore regionale per redigere un regolamento-tipo da proporre a tutti gli Uffici comunali della Plaine".
"Il Piano di contrasto delle Ludopatie - spiega l'assessore regionale alla Sanità che risponde così alle critiche di Vincenzo Caminiti - contiene ciò che deve contenere, cioè azioni di prevenzione, informazione e cura".
Per Caminiti il Piano renderebbe del tutto inefficace la lotta del Comune contro la dipendenza dal gioco d'azzardo: "Così diventa solo uno spostamento dei clienti fuori dai confini comunali".
Nei giorni scorsi le forze dell’ordine hanno effettuato controlli amministrativi in sette locali, per verificare l’attuazione dei nuovi criteri per la regolamentazione degli apparecchi elettronici da intrattenimento installati all’interno dei locali pubblici, decisi dal Comune di Aosta.
Ancora lontane le posizioni di commercianti e categorie rispetto alle scelte politiche sul regolamento che cerca di contrastare il gioco d'azzardo ad Aosta. L'Assessore regionale Laurent Viérin tenta la mediazione, un tavolo di lavoro condiviso.
Dopo le polemiche sul nuovo regolamento comunale sull'azzardopatia i Presidenti Caminiti e Zuccolotto aprono le loro commissioni consiliari alle posizioni dei locali con l'obiettivo. Tra i convocati anche l'assessore regionale alla Sanità Laurent Viérin.