Notte di San Lorenzo: come e quando vedere le stelle cadenti
Quest’anno, secondo le previsioni fornite dal Meteor Shower Calendar della IMO – International Meteor Organization, lo sciame raggiungerà il picco massimo di attività nel pomeriggio di lunedì 12 agosto.
Torna la Scuola estiva di astronomia a Saint-Barthélemy
Torna, dall’8 al 12 luglio, il corso residenziale per approfondire le proprie conoscenze in ambito astronomico, aperto a tutti. Ad organizzarlo la Fondazione Clément Fillietroz onlus, che gestisce l’Osservatorio astronomico ed il Planetario di Lignan.
Il cielo di maggio svela le Eta Aquaridi, le “figlie” della Cometa di Halley
Il 5 maggio, attorno alle 23 ora italiana, si verificherà l’attività massima delle Eta Aquaridi, che saranno perfettamente visibili. Ciò che le rende speciali è la loro origine: sono infatti generate dalle polveri della famosa cometa 1P/Halley.
Il cielo di aprile, la luce cinerea della Luna e l’ultimo sguardo alla cometa Pons-Brooks
Cosa dobbiamo aspettarci dal cielo di aprile? Ce lo spiegano i ricercatori dell’Osservatorio astronomico regionale. Da non perdere anche le congiunzioni tra la Luna, i pianeti e le stelle Regolo, Spica e le Pleiadi.
Il cielo di marzo: pianeti, Sole e Luna si allineano. E occhi sulla cometa Pons-Brooks
I ricercatori dell’Osservatorio astronomico ci spiegano cosa aspettarci dal cielo di marzo. Protagonista la cometa 12P/Pons-Brooks, che passa ogni 71 anni e che, secondo le stime, nel mese di marzo potrebbe diventare visibile anche a occhio nudo.
Il cielo di febbraio: la congiunzione tra Venere e Marte e la “polvere di stelle”
Questo mese, all’interno dell’Auriga si può scorgere, anche solo con un piccolo binocolo, M37, un ammasso aperto di circa 500 stelle distante da noi 4.000 anni luce. M37 ci riserva anche una piccola sorpresa: alcune stelle di colore rosso.
Nel cielo di novembre la Luna nasconde Venere ma occhi puntati sulla cometa Lemmon
Secondo le previsioni la cometa, scoperta ad aprile dal Mount Lemmon Observatory, il 10 novembre si troverà alla minima distanza dalla Terra, a circa 30 milioni di km. Non solo, perché con un buon binocolo si potrà osservare anche l’ammasso globulare M15, un poco più a ovest di Pegaso.
Cosa vedremo nel cielo di settembre?
Al termine del crepuscolo astronomico comincia la cosiddetta “notte astronomica”. Settembre, ci riserverà anche la “coppia reale” rappresentata da Cassiopea e Cefeo ma anche Mu Cephei, una delle stelle più lontane visibili a occhio nudo, a circa 3.000 anni luce di distanza. Ce ne parlano i ricercatori dell’Osservatorio astronomico regionale.
Il cielo di aprile, tra le stelle cadenti Liridi ed il terzetto di galassie del Leone
Cosa ci riserva il cielo in questo mese? A raccontarcelo, come sempre, sono i ricercatori dell’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta nella rubrica “Un, due, tre, stella!”.
A cosa servono le ricerche dell’Osservatorio astronomico?
Nel nuovo episodio di Illumina Aosta, Jean Marc Christille, direttore dell’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta, risponde ad alcune domande e curiosità sul centro di ricerca. Tra queste, il motivo per il quale è stato costruito proprio nel vallone di Saint-Barthélemy e i risvolti pratici delle ricerche intraprese.
Il cielo di novembre, tra sciami meteorici e i tesori di Pegaso e Andromeda
Quest’anno novembre, nonostante la sua consueta durata di 30 giorni, ci regalerà ben cinque fasi lunari visibili. Intanto, tra Tra le due Orse (Maggiore e Minore) si snoda una costellazione molto antica: Draco. A spiegarci perché vale la pena passare un po’ di tempo “con il naso all’insù” sono ricercatori dell’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta.
“La scienza non si rassegna” ma si apre alla divulgazione
La rassegna organizzata dalla Libreria Briviodue coinvolgerà dal 7 ottobre all’11 novembre famosi divulgatori, per una scienza che sia “di tutti”.
Lignan è il primo “Starlight Stellar Park” d’Italia, un’eccellenza per osservare il cielo
La frazione montana del comune di Nus, che ospita l’Osservatorio Astronomico della Regione, ottiene la certificazione rilasciata da “Fundación Starlight” che attesta la qualità della parte superiore dei nostri orizzonti e la volta celeste.
Dal 1° luglio riapre l’Osservatorio Astronomico di Saint-Barthélemy
La struttura riparte con le visite guidate diurne e notturne per il pubblico che si terranno con nuove modalità, nel rispetto delle indicazioni per il contenimento della pandemia Covid-19.
In diretta dall’Antartide: astronomia e tecnologia ai confini del mondo
Jean Marc Christille in collegamento con Stefano Sartor, in missione al polo sud, racconta le sfide tecnologiche e umane affrontate dai ricercatori nell’indagine del cosmo profondo in ambienti estremi.
Un evento unico ed una teoria cosmologica inedita, l’Osservatorio astronomico torna su “Nature”
L’Osservatorio di Saint-Barthélemy torna protagonista sulla prestigiosa rivista scientifica. Alla base un evento a 8 miliardi di anni luce da qui, la luminosità extra del quasar CTA 102 e la teoria del sistema binario di buchi neri supermassicci.