Torna la Scuola estiva di astronomia a Saint-Barthélemy

Torna, dall'8 al 12 luglio, il corso residenziale per approfondire le proprie conoscenze in ambito astronomico, aperto a tutti. Ad organizzarlo la Fondazione Clément Fillietroz onlus, che gestisce l’Osservatorio astronomico ed il Planetario di Lignan.
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Torna, per la ventunesima edizione, la Scuola estiva di astronomia a Saint-Barthélemy, il corso residenziale aperto a tutte le persone che vogliano approfondire le proprie conoscenze in ambito astronomico, dai docenti agli studenti, passando per astrofili, appassionati e semplici curiosi. Ad organizzarla la Fondazione Clément Fillietroz onlus, che gestisce l’Osservatorio astronomico della Regione ed il Planetario di Lignan.

La nuova edizione, in programma da lunedì 8 a venerdì 12 luglio, sarà dedicata alla Via Lattea, la galassia alla quale appartiene il nostro Sistema Solare.

Se ai nostri giorni è normale pensare alle galassie come l’elemento fondante delle strutture su grande scala dell’universo, in realtà è da appena un secolo che abbiamo cognizione della loro natura fisica. Il termine “galassia”, in origine, indicava la nebbia di luce che si può vedere nelle notti serene e senza Luna osservando il cielo da una località abbastanza buia.

Dopo Galileo Galilei venne invece stabilito in via definitiva che l’indistinta striscia luminosa era prodotta dalla luce di stelle non visibili a occhio nudo come singoli puntini, distinguibili però al cannocchiale. La Via Lattea, quindi, era fatta di miriadi e miriadi di stelle.

Nell’ottobre del 1923 Edwin Hubble, utilizzando il più grande telescopio allora esistente, comprese che la macchia indistinta all’epoca nota come la nebulosa di Andromeda era un immenso agglomerato di stelle, simile alla Via Lattea, ma posto a milioni di anni luce di distanza. Nacque così il concetto moderno di galassia, intesa come città di stelle (e non solo).

Oggi, che conosciamo quasi mille miliardi di galassie, è importante fare il punto su quanto sappiamo riguardo alla Via Lattea. Che cosa abbiamo capito della sua struttura e della sua storia? Come si è formata e quali sono i suoi confini? Benché sia la galassia che ci ospita, la nostra galassia, non sono domande per le quali è facile trovare una risposta. La Scuola estiva 2024 vuol essere una piccola guida per cominciare a conoscere meglio la nostra metropoli nel cosmo.

L’iniziativa ha ottenuto i prestigiosi patrocini ufficiali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), i due enti di riferimento nel nostro Paese per lo studio del cielo e dello spazio.

Il programma

Il programma propone 35 ore complessive di attività tra test di ingresso e uscita, lezioni frontali in presenza, interventi in remoto, attività pratiche, esercizi, spettacoli al Planetario di Lignan, osservazioni del cielo a occhio nudo e con i telescopi nel primo Starlight Stellar Park in Italia riconosciuto dall’UNESCO.

Agli interventi tenuti dai ricercatori e divulgatori dell’Osservatorio Katia Berlingeri, Andrea Bernagozzi, Matteo Calabrese, Paolo Calcidese (responsabile delle attività di didattica e divulgazione della e referente per la Scuola estiva), Anna Elisa Camisasca, Matteo De Re, Martina Giagio, Chiara Beatrice Salvemini e Paolo Recaldini si aggiungono quelli di relatori di livello internazionale come Paolo Giacobbe, Giuseppe Massone, Lorenzo Pizzuti e Alessandro Spagna. Terrà inoltre una Lectio magistralis per la Scuola estiva Angela Iovino.

Gli incontri si svolgeranno a Lignan, frazione del Comune di Nus. Gli interessati possono iscriversi all’intero corso oppure alle singole giornate. L’iscrizione comprende la documentazione di benvenuto, la cartella digitale con i file dei relatori ed il biglietto d’ingresso per il Museo Regionale di Scienze Naturali “Efisio Noussan”, meta della tradizionale uscita sul territorio della Scuola estiva a Saint-Barthélemy.

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