Il cielo di maggio svela le Eta Aquaridi, le “figlie” della Cometa di Halley
![Regolo, la stella più brillante del Leone con accanto la galassia nana Leo I, una satellite della nostra Galassia, riprese dalle piazzole dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Credit: cortesia Alessandro Cipolat Bares (https://www.flickr.com/photos/astrobares/) per la Fondazione C. Fillietroz-ONLUS](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2024/04/Regolo-e-Galassia-Leo-I-FCRT-1024x683.jpg)
Il 5 maggio, attorno alle 23 ora italiana, si verificherà l’attività massima delle Eta Aquaridi, che saranno perfettamente visibili. Ciò che le rende speciali è la loro origine: sono infatti generate dalle polveri della famosa cometa 1P/Halley.
Il cielo di aprile, la luce cinerea della Luna e l’ultimo sguardo alla cometa Pons-Brooks
![La galassia M101 nella costellazione dell’Orsa Maggiore, riprese dalle piazzole dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Cortesia Alessandro Cipolat Bares (https://www.flickr.com/photos/astrobares/) per la Fondazione C. Fillietroz-ONLUS](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2024/03/M-101-Cipolat-FCRT-1024x683.jpg)
Cosa dobbiamo aspettarci dal cielo di aprile? Ce lo spiegano i ricercatori dell’Osservatorio astronomico regionale. Da non perdere anche le congiunzioni tra la Luna, i pianeti e le stelle Regolo, Spica e le Pleiadi.
Il cielo di marzo: pianeti, Sole e Luna si allineano. E occhi sulla cometa Pons-Brooks
![La nebulosa diffusa IC 405 nella costellazione dell'Auriga, ripresa nel cielo di Saint-Barthélemy. Credit: cortesia Marco Robecchi (https://www.instagram.com/marco_robecchi/) per la Fondazione C. Fillietroz-ONLUS](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2024/03/IC405-Robecchi-Copertina-FCRT_2_elab-1024x683.jpg)
I ricercatori dell’Osservatorio astronomico ci spiegano cosa aspettarci dal cielo di marzo. Protagonista la cometa 12P/Pons-Brooks, che passa ogni 71 anni e che, secondo le stime, nel mese di marzo potrebbe diventare visibile anche a occhio nudo.
Il cielo di febbraio: la congiunzione tra Venere e Marte e la “polvere di stelle”
![L’ammasso aperto M35 nella costellazione dei Gemelli, ripreso dalle piazzole dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Cortesia Alessandro Cipolat Bares (https://www.flickr.com/photos/astrobares/) per la Fondazione C. Fillietroz-ONLUS](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2024/02/M35-Cipolat-copertina-FCRT-elab-1024x683.jpg)
Questo mese, all’interno dell’Auriga si può scorgere, anche solo con un piccolo binocolo, M37, un ammasso aperto di circa 500 stelle distante da noi 4.000 anni luce. M37 ci riserva anche una piccola sorpresa: alcune stelle di colore rosso.
Il cielo di dicembre, la Luna spunta tra due astri mentre scopriamo le sorprendenti Geminidi
![L’ammasso stellare aperto delle Pleiadi M45 ripreso durante il 31° Star Party a Saint-Barthélemy. Credit: Lorenzo Condello/Osservatorio Astronomico di Genova - Sezione Astrofili dell'Università Popolare Sestrese - Associazione Culturale Onlus](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2023/12/00-231121bis-M45-Condello-FCRT-1024x683.jpg)
Questo è un mese ideale per stare “col naso all’insù”: tra il 21 e il 22 dicembre il cielo sarà perfettamente scuro per ben 11 ore e mezza, mentre nei prossimi giorni la Luna si troverà tra Spica e Venere, per un “terzetto” spettacolare. A metà mese sarà visibile lo sciame di meteore delle Geminidi.
Nel cielo di novembre la Luna nasconde Venere ma occhi puntati sulla cometa Lemmon
![La Galassia di Andromeda o M31, ripresa dalle piazzole dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Cortesia Alessandro Cipolat Bares (https://bares.altervista.org/) per la Fondazione C. Fillietroz-ONLUS](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2023/10/FCRT-m31-Alessandro-Cipolat_elab-1024x683.jpeg)
Secondo le previsioni la cometa, scoperta ad aprile dal Mount Lemmon Observatory, il 10 novembre si troverà alla minima distanza dalla Terra, a circa 30 milioni di km. Non solo, perché con un buon binocolo si potrà osservare anche l’ammasso globulare M15, un poco più a ovest di Pegaso.
Cosa vedremo nel cielo di settembre?
![La nebulosa planetaria M27 (“Dumbbell”) nella costellazione della Volpetta. Credit: Fryns Andre (https://commons.wikimedia.org/wiki/User:Fryns )](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2023/08/M27-FCRT-1024x683.jpg)
Al termine del crepuscolo astronomico comincia la cosiddetta “notte astronomica”. Settembre, ci riserverà anche la “coppia reale” rappresentata da Cassiopea e Cefeo ma anche Mu Cephei, una delle stelle più lontane visibili a occhio nudo, a circa 3.000 anni luce di distanza. Ce ne parlano i ricercatori dell’Osservatorio astronomico regionale.
Il cielo di luglio, dalla “Superluna” alle spettacolari nubi stellari
![La nebulosa M16. Ripresa dallo Schulman Telescope (apertura 800 mm) at the Mount Lemmon SkyCenter. Credit: Adam Block/Mount Lemmon SkyCenter/University of Arizona](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2023/06/Il-cielo-di-luglio-copertina-M16-FCRT-1024x683.jpg)
Cosa ci riserverà questo mese, alzando gli occhi al cielo? Lo scopriamo, come di consueto, grazie ai ricercatori dell’Osservatorio astronomico regionale.
Il cielo di maggio, tra la “luce cinerea” della Luna e le “figlie” della Cometa di Halley
![La galassia M104 nella costellazione della Vergine. Crediti: NASA and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA) (https://www.nasa.gov/feature/goddard/2017/messier-104-the-sombrero-galaxy)](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2023/05/M104-Copertina-230429-F-CRT-1024x573.jpg)
Cosa dobbiamo aspettarci dal cielo di maggio? Ce lo spiegano, come sempre, i ricercatori della Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS. Ad esempio, con il buoi possiamo vedere ad est la gigante arancione Arturo, ma anche la costellazione zodiacale del mese che è anche la più estesa di tutte.
Il cielo di aprile, tra le stelle cadenti Liridi ed il terzetto di galassie del Leone
![Terzetto di galassie composto da M65 (in basso), M66 (in alto a sinistra) e NGC 3628 (a destra). Credit: Francis Bozon (https://apod.nasa.gov/apod/ap210320.html)](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2023/04/Terzetto-Leone-F-CRT-1024x684.jpg)
Cosa ci riserva il cielo in questo mese? A raccontarcelo, come sempre, sono i ricercatori dell’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta nella rubrica “Un, due, tre, stella!”.
Il cielo di marzo: salutiamo la cometa di Neanderthal, ma Inizia la primavera astronomica
![(https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Beehive_Cluster#/media/File:Messier_44_2018.jpg)](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2023/03/Messier44_elab-FCRT-1024x683.jpeg)
Cosa dobbiamo aspettarci osservando il cielo di marzo? La cometa C/2022 E3 (ZTF) si allontana definitivamente, ma potremmo goderci tante congiunzioni tra Luna, pianeti e stelle brillanti. Ce ne parlano i ricercatori dell’Osservatorio astronomico della Regione Valle d’Aosta nella rubrica “Un, due, tre stella!”.
Ai primi di febbraio la Cometa verde di Neanderthal visibile (quasi) ad occhio nudo
![M FCRT](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2023/02/M37-FCRT_2023-1024x679.jpeg)
Nei primi giorni di febbraio la Cometa verde sarà visibile per gran parte della serata, ma la contemporanea presenza della Luna che illuminerà il cielo disturberà un po’ l’osservazione.
Il cielo di dicembre, con la spettacolare congiunzione tra Luna e Marte e le sorprendenti Geminidi
![Nell’immagine le Pleiadi, protagoniste della stagione invernale. Credit: NASA, ESA, AURA/Caltech, Palomar Observatory - The science team consists of: D. Soderblom and E. Nelan (STScI), F. Benedict and B. Arthur (U. Texas), and B. Jones (Lick Obs.), Public domain, attraverso Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Pleiades_large.jpg).](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/12/211123-Pleiades_large-Copertina-F-CRT-1024x768.jpg)
Cosa ci riserva il cielo di dicembre? Molte sorprese, a partire dalle Geminidi, le sorprendenti (ma poco conosciute) meteore. Ma, nella volta celeste, c’è molto altro da vedere, come spiegano i ricercatori dell’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta nella rubrica “Un, due, tre stella!”.
Il cielo di novembre, tra sciami meteorici e i tesori di Pegaso e Andromeda
![La Galassia di Andromeda o M31. Foto tratta da "Stars. In Viaggio tra le Stelle", P. Calcidese, ed. Espress, 2019 (https://www.espress.it/book/978-88-97412-69-4/stars/)](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/10/M31-Andromeda-LOGO-FCRT-1024x705.jpeg)
Quest’anno novembre, nonostante la sua consueta durata di 30 giorni, ci regalerà ben cinque fasi lunari visibili. Intanto, tra Tra le due Orse (Maggiore e Minore) si snoda una costellazione molto antica: Draco. A spiegarci perché vale la pena passare un po’ di tempo “con il naso all’insù” sono ricercatori dell’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta.
L’eclisse parziale di sole e due sciami meteorici, ecco cosa ci riserva il cielo d’ottobre
![http://www.cfm2004.altervista.org/astrofotografia/nebulose/ngc7009_old.html](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/09/2021-Nebulosa-Saturno-LOGO-1024x683.jpg)
Mentre Venere si farà invisibile potremo osservare la luce cinerea sulla Luna. Intanto, nelle fresche notti di ottobre il cielo sarà già sufficientemente scuro per vedere bene stelle e costellazioni. A spiegarci tutto ciò che vale la pena essere guardato sono ricercatori dell’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta.
Il cielo di settembre: inizia l’autunno astronomico!
![La nebulosa planetaria M27 (“Dumbbell”) nella costellazione della Volpetta. Credit: Fryns Andre (https://commons.wikimedia.org/wiki/User:Fryns)](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/09/M27-FCRT-1024x768.jpg)
Cosa troveremo alzando gli occhi al cielo nel mese di settembre? Interessanti passaggi ravvicinati della Luna con alcuni pianeti luminosi e costellazioni che non tramontano mai. A spiegarcelo sono Paolo Recaldini, Andrea Bernagozzi e Davide Cenadelli nella rubrica “Un, due, tre stella!”.