Cosa ci riserva il cielo di dicembre? Molte sorprese, a partire dalle Geminidi, le sorprendenti (ma poco conosciute) meteore. Ma, nella volta celeste, c'è molto altro da vedere, come spiegano i ricercatori dell'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta nella rubrica "Un, due, tre stella!".
Quest’anno novembre, nonostante la sua consueta durata di 30 giorni, ci regalerà ben cinque fasi lunari visibili. Intanto, tra Tra le due Orse (Maggiore e Minore) si snoda una costellazione molto antica: Draco. A spiegarci perché vale la pena passare un po' di tempo "con il naso all'insù" sono ricercatori dell'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta.
Mentre Venere si farà invisibile potremo osservare la luce cinerea sulla Luna. Intanto, nelle fresche notti di ottobre il cielo sarà già sufficientemente scuro per vedere bene stelle e costellazioni. A spiegarci tutto ciò che vale la pena essere guardato sono ricercatori dell'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta.
Cosa troveremo alzando gli occhi al cielo nel mese di settembre? Interessanti passaggi ravvicinati della Luna con alcuni pianeti luminosi e costellazioni che non tramontano mai. A spiegarcelo sono Paolo Recaldini, Andrea Bernagozzi e Davide Cenadelli nella rubrica “Un, due, tre stella!”.
Tutti gli eventi astronomici del mese diagosto 2022 spiegati dai ricercatori dell'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta. La rubrica “Un, due, tre stella!” è realizzata dalla Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS con il contributo della Fondazione CRT.
Alzando gli occhi al cielo, ci saranno molte cose da vedere in questo mese. Il ricercatore Paolo Recaldini ci racconta anche della "Snow Moon", la Luna piena di febbraio per i nativi americani e della suggestiva "polvere di stelle" che si può notare all’interno costellazione dell’Auriga.
Cosa vedremo alzando gli occhi al cielo all'inizio del nuovo anno? Farà bella mostra di sé la "V" di stelle disegnata dalle Iadi e Aldebaran, la gigante rossa che simboleggia l’occhio del Toro, ma anche Orione, il gigante, che dominerà il firmamento assieme alla sfavillante Sirio.
Oggi scopriamo la piccola ma affascinante costellazione della Chioma di Berenice. Una volta rappresentava il ciuffo alla fine della coda del Leone, ma a metà del III secolo a.C. venne introdotta come gruppo di stelle a parte. Come mai? Ce lo raccontano i ricercatori dell'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta.
Nell'attesa di riaprire al pubblico, i ricercatori dell'Osservatorio Astronomico ci danno un suggerimento per l’osservazione casalinga del cielo. Oggi si va alla scoperta di Arturo, “il guardiano dell’orsa”, la stella gigante arancione circa 25 volte più grande del Sole.