L'obiettivo, noto, è quello di aumentare le entrate per rimpolpare così le casse comunali, ormai allo stremo. E così, nel Piano delle Alienazioni del Comune di Aosta – dopo la vendita di Maison Deffeyes e dell'ex Opificio di vai Gal –, l'amministrazione del Capoluogo regionale ha ora inserito l'area sportiva di Montfleury.
Ad essere messi sul mercato, stando al nuovo Piano, saranno sia il 'Fabbricato per la pratica della disciplina del calcio a 5' – cioè i due 'palloni' che coprono i due campi per il futsal –, il 'locale commerciale di pertinenza della struttura sportiva' e l'alloggio di custodia.
Progetto per la vendita destinato a suscitare polemiche a partire da mercoledì 22 marzo quando la delibera arriverà in Consiglio comunale. Ad aspettarla una mozione di Étienne Andrione, consigliere del Gruppo misto di minoranza che lamenta il fatto che l'alienazione della struttura “Non solo non è stata oggetto di discussione in commissione, come 'promesso' dall’assessore (Carlo Marzi, ndr), ma sembra contrastare con il 'nulla avendo modificato' delle premesse della delibera”. Non solo, il consigliere ex Uvp punta anche il dito sul fatto che l'area di Montfleury “è poi parte di uno dei progetti presentati nell’ambito del 'bando periferie' ed è quantomeno strano immaginare che se ne possa modificare il titolo di proprietà nelle more dell’assegnazione dei fondi”.
'Bando periferie' – tema di un'altra mozione che si discuterà in Consiglio – che prevede 12 milioni di euro di finanziamento statale stanziati dall'allora governo Renzi per i progetti proposti dal Comune di Aosta, risorse delle quali ad oggi ancora non vi è ancora alcuna traccia, e che per Montfleury prevedeva un 'project financing' tra pubblico e privato per la riqualificazione della struttura, compreso il rifacimento degli spogliatoi e delle tribune.
Problema che si somma ad un altro, dal momento che il terreno di Montfleury è di proprietà comunale, mentre il campo e le strutture sono state realizzate da privati che dovrebbero essere acquistate dall'amministrazione. In attesa che questo passaggio di proprietà si concretizzi il Comune ha previsto un accordo transitorio con un affitto da 500 euro mensili, finito anch'esso sotto la lente di ingrandimento e tra le contestazioni della minoranza consiliare.