Secondo pacchetto di misure anticrisi, alla ricerca di un accordo in II Commissione

Sollevati alcuni rilievi e criticità rispetto ad alcune delle misure ipotizzate. In mattinata nuova riunione della II Commissione che dovrà trovare un accordo per portare in aula il provvedimento.
Seconda commissione
Politica

Sono più di una le criticità sollevate dai dirigenti regionali sul secondo pacchetto di misure anticrisi da 25 milioni di euro, in discussione in II Commissione.

Sull’indennizzo ai lavoratori dipendenti che beneficiano di ammortizzatori sociali, la coordinatrice Carla Stefania Riccardi solleva più dubbi sulla fattibilità della misura che “comporterebbe ex novo la costruzione e l’implementazione di un complesso sistema parallelo di gestione ed erogazione di ammortizzatori sociali, a partire dall’anagrafica dei lavoratori – che può ad onor del vero essere importata dalla piattaforma SIL – per poi proseguire nelle fasi di verifica dei requisiti soggettivi, fino al calcolo dell’emolumento ed alla erogazione finale”. Inoltre “ipotizzare un sistema regionale di concessione di ammortizzatori sociali comporterebbe un costo organizzativo incredibilmente sproporzionato rispetto al beneficio atteso (lo stanziamento è pari a 1, 5 ml €), oltre che tempi incerti di realizzazione. Nessuna regione, infatti, si è avventurata in soluzioni di questo tipo”.

Rilievi arrivano anche sul fondo di rotazione per l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato a favore di aziende e professionisti con difficoltà di accesso al credito. Secondo il coordinatore delle Finanze Peter Bieler ci potrebbe essere dei problemi operativi, “in particolare circa la verifica del possesso dei requisiti richiesti, ovvero la dimostrazione del fatturato, anche attraverso sulla base di una situazione contabile aggiornata”.Inoltre “il rischio di impugnativa da parte dello Stato è molto alta.”

Questa mattina la II Commissione tornerà a riunirsi per esaminare gli emendamenti arrivati e per trovare un accordo che possa portare al più presto in aula il provvedimento. 

La Presidente del Consiglio ha proposto ad il rinvio delle elezioni regionali,  l’Ufficio di Presidenza del Consiglio la destinazione all’emergenza sanitaria delle rinunce o delle riduzioni del trattamento indennitario dei Consiglieri e la riduzione del 50% dei contributi ai gruppi consiliari), il Presidente della Regione la concessione di contributi in conto interessi e l’incremento del fondo di rischi presso i Confidi, oltre all’abrogazione dell’articolo relativo all’indennizzo ai lavoratori dipendenti che beneficiano di ammortizzatori sociali; al trasferimento straordinario aggiuntivo ai Comuni di 2,3 milioni di euro per i soggetti in grave disagio economico e sociale per beni di prima necessità e internet fino alla prova di francese per l’esame di maturità. Infine il  gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne ha proposto la riduzione del 20% delle indennità di carica e diaria dei Consiglieri e del 30% di quelle di funzione, oltre che l’azzeramento dei contributi ai gruppi consiliari.

 

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